Carlo Piola Caselli
La corazzata Avérof varata a Livorno


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     La flotta greca, che anela ad avere il predominio nell'Egeo, il giorno dell’eventuale dichiarazione di guerra assomma a quattro corazzate, otto leggere cacciatorpediniere, cinque vecchie torpediniere ed un sottomarino. Alla fine di ottobre si sono aggiunte due piccole cacciatorpediniere di 560 tonnellate e poi quattro torpediniere di 980 tonn., che si sarebbero usate per ricognizione, non avendo la potenza necessaria per affrontare un conflitto. Analizziamo queste unità più attentamente:
     l'Avérof, di 9956 tonn., con 4 cannoni da 234 millimetri in 2 torri gemelle, 8 cannoni da 160 mm. ai quattro angoli sopraelevati e 16 cannoni da 75 mm., la velocità media di 22 nodi;
     altre 3 vecchiotte corazzate (del 1889-1890) della classe Ydra (Ydra, Spetse e Psarà), di stazza 4800 tonn., velocità media 14 nodi, armate ciascuna di 3 cannoni da 270 mm. e 14 cannoncini;
     le 4 cacciatorpediniere (del 1906) della classe Thiella (Thiella, Sfendhoni, Logchi e Nafcratusa), da 360 tonn., velocità 30 nodi, armate da 2 cannoni da 75 mm., 4 da 57 e 2 siluri;
     4 cacciatorpediniere della classe Nìki (Nìki, Aspìs, Dòxsa e Vélos), di 380 tonn., armate come le altre;
     si sono aggiunte le 4 robuste cacciatorpediniere da ricognizione, della classe Léon (Léon, Panthir, Aetòs e Iérax), costruite nel 1911, da 980 tonn., velocità 31 nodi, armate di 4 cannoni da 102 mm. e 4 siluri, però, non venendo corredate con essi prima dello scoppio della guerra, si usano solo i cannoni;
     2 cacciatorpediniere della classe Néa Gheneà (Néa Gheneà e Keravnos), del 1911, di 560 tonn., della velocità di 16 e 17 nodi, armate di 2 siluri;