Carlo Piola Caselli
La corazzata Avérof varata a Livorno


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Il discorso dell’ on. Dario Cassuto

     Si leva quindi a porgere il proprio saluto l'on. Dario Cassato, del 1° collegio elettorale di Livorno, con caute parole. Inneggia alla gloria della Grecia, maestra antica di civiltà e di arte, riunitesi nella gloria d'Italia, vincitrice in mare e nelle industrie, sul ponte della magnifica nave varata, all'indissolubilità di quei vincoli fra la Grecia e l'Italia, di cui ha parlato Metaxas, nel pensiero del progresso e della pace. (Applausi). (98)
     

Il discorso del sindaco Giuseppe Malenchini

     Segue il discorso del sindaco, comm. Giuseppe Malenchini, il quale loda, non in maniera retorica, ma con dati di fatto, l'artefice del varo: ha sentito palpitare il suo cuore di italiano e di livornese per questa festa marinara ed industriale, della quale i concittadini sono orgogliosi. Ragioni di Stato non hanno consentito che la superba gemella del “Pisa” facesse parte della flotta italiana, ma è lieto che arricchisca la flotta greca.
     Assistendo al superbo evento ha ricordato quanto il ministro della Marina (99) aveva detto all'on. Cassuto ed a lui, ossia che la darsena di Livorno non fosse capace pel varo di grandi corazzate ma che questi avesse ribadito che “la valentia di Giuseppe Orlando era assicurazione certa che qualsiasi nave poteva essere costruita e varata nel Cantiere di Livorno”. La prova odierna che sia stata fermata in un ristretto spazio acqueo è affermazione della fiducia da loro manifestata.

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(98) Gazzetta Livornese, Ibid., p. 2, col. 1.

(99) Poiché il ministro della Marina Bettolo aveva sollevato dei dubbi da competente, essendo un valoroso ammiraglio, torna a maggior lode degli Orlando e delle maestranze il felicissimo esito di questo difficilissimo varo. E' vero che le prudenti parole del ministro potevano essere anche dettate non da mancanza di fiducia, ma per pararsi le spalle da un troppo facile entusiasmo: se il varo andava bene, meglio per il cantiere e per l'industria, se andava male, lui non era coinvolto neppure moralmente, non avendo manifestato alcun entusiasmo ma, anzi, la massima prudenza.