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Fino all'estate del 1910 l'operazione finanziaria definitiva era rimasta sospesa. Il governo greco aveva dato come caparra la somma depositata da Avérof, ma non poteva garantire il resto senza l'intervento di un grosso finanziamento estero. Il governo francese era contrario ad approvare prestiti tramite banche francesi, da usare per armamenti che sarebbero stati adibiti contro la Turchia e, per di più, per una nave non ordinata in Francia ma in Italia! (13)
Questa corazzata, essendo la terza della serie, anche se con prestazioni più spiccate, era già progettata ed in gestazione. Il travaglio è stato, come abbiamo esaminato, piuttosto di carattere prima politico e poi finanziario. Per i cantieri Orlando di Livorno era ormai “facile” produrla, in parte era già in opera, si spiegano così i tempi tecnici relativamente brevi, per una stazza del genere, per l'epoca, un secolo fa, tra l'ordine ed il varo, ossia la parte più delicata ed importante per qualsiasi naviglio. |