Carlo Piola Caselli
La corazzata Avérof varata a Livorno


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     Ciò rende molto più interessante questa storia, che coinvolge indirettamente e direttamente la città di Livorno.
     Gli antefatti: sappiamo che Giorgio Avérof aveva lasciato, per testamento, una grossa somma, affinché la Grecia si dotasse di una corazzata, per fronteggiare la potente flotta turca. Era però passato più di un decennio dalla sua morte, le esigenze tecniche erano notevolmente aumentate e così i costi relativi. Infatti, a conti fatti, il suo lascito poteva concorrere ad un terzo della caratura della nave.
     L'ordinazione era connessa con gli avvenimenti politico-militari accaduti in Grecia nel 1909-1910. Il 15 agosto 1909 un piccolo gruppo di ufficiali dell'esercito e della marina, che aveva costituito l' “Unione Militare”, aveva proceduto nel movimento chiedendo al governo di adottare il proprio programma, contenuto in una memoria che considerava le suppliche del popolo greco, con cui voleva si prendessero le misure opportune per render sicura e onorata l'amministrazione pubblica insieme al miglioramento dell'economia, della giustizia, dell'istruzione e della sicurezza.
     Venivano contemplate anche delle considerazioni per l'esercito e per la flotta militare, infatti si prospettava anche l'acquisto di una nuova corazzata di 10.000 tonnellate. (8)
     Il Primo Ministro Dimitrios Rallis aveva lasciato la guida del governo a Kiriakuli Mavromichali, ma fungendo come organo dell'Unione Militare continuava a lavorare dietro le quinte e la riorganizzazione della flotta era una delle priorità. (9)

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(8) Ibid., p. 15.

(9) Pensiamo che questa priorità fosse anche in base all'imput del lascito di Avérof. Dimitrios Rallis (Δημήτριος Ράλλης) era stato primo ministro nel 1897, 1903, 1906 e nel 1908-09. Deputato del partito di Tricupis ( Τρικούπης ) nella prima guerra mondiale appoggerà la politica filo-tedesca di Costantino, contro Venizelos (Βενιζέλος) simpatizzante per gli alleati. Ritornato al potere (nov. 1920 – feb. 1921) riporterà sul trono il re in seguito ad un plebiscito.