Carlo Piola Caselli
Il card. Carlo Francesco Caselli (parte seconda)


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     Al P. Carlo Traversari a Guastalla, ben tornato colà, “ci trafigge però la notizia, che ci dà della vicina perdita del nro Convento di Faenza, e preghiamo il Signore di preservarci da simile disgrazia”. Insinua che non sia da ascriversi alla sua partenza, che sicuramente si sarebbe sacrificato per esso.

     Approva che Struzzieri a Loreto abbia preso nota dei capitali che possiede quel nostro ospizio per farne quindi l’assegna ai competenti tribunali, conforme all’editto del Principe.

     A Tomei a S. Maria Nuova spedisce la patente per questa stanza di S. Marcello per P. Casella, che doveva esser qui ai Santi ma questo studente non è arrivato: bisogna verificare di chi sia la colpa.

     Riscontra la lettera dettata dal letto da Canepari a Piacenza, affetto da febbre intermittente, si spensava fosse andato a Galliate: sulla questione di Croara e di P. Giovannini, “in caso che disponga altrimenti S.A.R., alle cui savie determinazioni ci siamo già pienamente riportati”. (449)

     L’argomento dei suffragi ai defunti dell’Ordine che tratta con il neoeletto provinciale Giuseppe M. Rauch a Vienna ci consente di fare il punto della situazione dei conventi del centro e nord Italia. Ricordando quanto stabilito nel capitolo generale celebrato il 26 maggio 1792 (nel quale è uscito eletto Caselli) di trasmettere la nota di quelli delle province d’Italia a quella ungarico-austriaca, stabilendo di celebrare in ognuna una messa annua per costoro: se vi è stata qualche lacuna la si emenderà in quello del prossimo anno.

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(449) Il 4 ai PP. Canepari (cont.: messe di Borgo S.D. e Bardi, rescritti che il proc. gen. spedirà a Parma o Piacenza, casa rurale con 160 sc., partita Trombetti di messe di Bardi, predica di Bardi per P. Mazzasogni, P. Bianchi, P. Zuffinetti con coscienza poco pulita, P. Marazzani vorrebbe rinunc. all’amministr., carte varie, citatoria al capitolo gen., promoz. bacc. Cella e Bertoncelli, Cassa di Religione, P. Beretta, prof.° Cecchieri, Cella deve passare l’intero esame, Bertoncelli ha già passato gli scritti e deve solo sostenere filos. e teol.), P.G. Caselli (cont.: se la comunità di Broni, mossa dal Perotti, ci scrivesse, risponderemmo che sta al prov., bacc. Bussi, conteggi), Gio Ang. Porro a Cassine (suddetto editto ma non sappiamo in quali termini sia concepito e quindi se avremo influenza nel collocare degli individui, valutare in loco, figliolanza 6 e non 7), Pell. Boselli a Savona (regg. colà, giovani Ferri e Moreni), Clem. Zampi a Orvieto (autenticaz. delle reliquie del beato Tom. Cursini), Cam. Bruschetti ai Servi (regg., delega al P. Canepari per gli esami dei bacc. Cella e Bertoncelli, se ne saranno meritevoli, concertare la loro venuta a tale oggetto), Al. Giovannini a Piacenza (piego per P. Canepari, PP. Biancardi e Longhi), Beltrù priore a Castelnuovo Scrivia (circa i due soggetti indicati per la quar. in quell’insigne collegiata abbiano incontrato gradimento da quella magnifica comunità, affare del P. Pell. Dal Ponte e PP. visitatori in merito, pro-mem. al proc. gen.), Struzzieri (cont.: casa in contrada Costa, valore in base al profitto, osservanza della legge, su sc. 519 gli 87,25 formano la sesta parte del valore dei fondi, inutile pensare a fare censo, disquisiz., lic. al diocesano superiore ossia al vic-° capitolare, infermità di frà Innoc.).