Carlo Piola Caselli
Il card. Carlo Francesco Caselli (parte seconda)


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     Il 24 da Orvieto a Cerasoli a Roma “Domani si parte per Viterbo di dove si deve fissare la partenza per Roma e veda comunque di farci tenere il lascia passare alla Porta del Popolo”.

     Il 29 da Viterbo al P. Filippo Matteucci a Città della Pieve riscontra la sua da Montefiascone, recatagli dal baccelliere Battisti, nulla sappiamo che sarà del reggente Boselli e dei due giovani, “iti con lui a Genova”, gli raccomanda gli altri due rimasti e di tenerli in esercizio. A Facchini ai Servi assicura che appena a Roma vedrà di interpellare il ministro di Napoli per sapere se potrà esser ammesso alla predica a Palermo, altrimenti penseremo noi a provvederlo in qualche luogo. Al P. Giacomo Filippo Caselli a Castelnuovo Scrivia offre il quaresimale a Vogogna dopo l’annuale di Torino.

     Tornato a Roma, il 1° novembre, Caselli trasmette a Pellegrino Dazzini a Città di Castello la patente per il prossimo avvento a S. Maria Nuova. A Vallaperta a Guastalla per il quaresimale a Parma, aggiungendo “Fatta e assicurata la pace, come saprà, vede benissimo, che si potrà fare il nro Capitolo”, percui potrebbe predicarla qui a S. Marcello ma, se preferisce colà, è d’uopo soddisfarlo. (448)

     Il 4 al fratello Paolo Giuseppe, secondo cui “sempre più si conferma la voce che non avverranno soppressioni” all’opposto P. Porro ha scritto che “stante il Regio Editto di soppressione de’ Conventi” la prevede per quello di Cassine. Rispondiamo che abilitandoci noi a pagare la ‘tangente’ prevista non avverranno ma che il progetto di assumere il peso delle scuole per sostenere quel convento temiamo non sia combinabile con le nostre forze residuali, però solo chi è sul posto possa valutare meglio. Ad Asti non può esservi luogo per il professo Peyrani per gli aggravi passati, presenti e futuri, quindi nessuna risposta per il priore di S. Salvario: a Torino ci facevano sperare di poter mettere due studenti ed ora non ne vorrebbero neppure uno!

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(448) Il 1° nov. a P. Gius. Bevilacqua ad Urbino a Casa Ciccorini (pat. conf., quar. ai Servi).