Carlo Piola Caselli
Il card. Carlo Francesco Caselli (parte seconda)


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     Stimola Bentivegni a Rimini, “non sarebbe male, che Egli facesse una gita a Forlì”, dove è arrivato anche P. Achilli e, passando per Cesena, si abboccasse col provinciale Piraccini, che se ne ta in campagna. Il Perilli esibisce un attestato poiché, cercato per ordine della centrale a spiegare la propria volontà di rimanere nella Religione o tornare al secolo, protesta di rimanere costantemente religioso del convento dei Servi di Rimini ed essendo la pura verità si sottoscrive, davanti ai testimoni don Vannucci arciprete di S. Marino membro della commissione, Giulio Garattoni del detto comitato, Ludovico Belmonte incaricato plenipotenziario di questa commissione. Caselli attende chiarimenti.

     Assicura P. Vincenzo Gadini, reggente a Forlì, che avremo per lui tutti i possibili riguardi. “La convulsione non è finita ancora, epperò quel Convento, tuttoché, come ci dice, tollerato, non è da abbandonarsi ancora. Raccomanda perciò di andar d’accordo tra loro, mettendo da parte gelosie che forse qualcuno ha instillato nel Prov.le Baroni, lo consigliamo a guardarsi dall’accettare vestiario o pensioni a titolo di secolarizzazione, ma di chiedere unicamente il Viatico per ritirarsi”. Bentivegni forse finora è stato più utile a Rimini, dove è conosciuto ed ha amici, che là dove non è conosciuto. Non avrà difficoltà ad andare colà e così tutti d’accordo abbiamo di mira di salvare il convento di S. Pellegrino alla Religione. (428)

     Il 30 a Ballester a Barcellona evidenzia che il P. Dapiné, fuggitivo ed apostata, vorrebbe tornare ma, avendolo già fatto tre volte, lo si sa per esperienza. Poi aggiunge “Saranno a di lui notizia le disgrazie della povera nra Italia, e specialmente lo stato infelice di tutti i poveri Regolari sbalzati or di qua or di là, soppressi, angustiati, ridotti ad un’indigenza ormai estrema. Raccomandi Egli perciò al Sig.e la Religione, ed il disgraziato Capo della med.ma cui passano il cuore tutte queste disavventure”.

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(428) Il 26 ai PP. Caselli (continua: trasmette patente di lettore per Genova per P. Craviotti, deputando ad Asti P. Vinay, solito ‘testone’ per la promozione, destinaz. Savona, P. Ravanoni, prof.° Peyrani, P. Negri Sebastiano o Riccardo, chiarire), Fil. Vinay a Genova (si porti ad Alessandria dal prov. Caselli), Fil. M. Bertolotti a Genova (maestri nazionali, quar. non si sa), G.B. Craviotti ad Asti (occorre si porti a Genova., essendo nazionale, abboccandosi col prov. ad Alessandria o a Castellazzo), Bonf. Garibaldi a Foligno e Pell. Boselli a Città d. P. (trasferirsi a Genova come nazionali), Callisto Guiducci a San Marino (quar. al Piobbico), Gio Ang. Ravanoni a Torino (prof.° Peyrani, P. Negri Riccardo o Sebast.?), Gio Ang. Stabilini a Parma (prof.° Fil. Cecchieri, Reggio, somma delle figliolanza, “la sospensione delle pensioni a ns. religiosi, che si dice, ci fa temere”), Padovani (cont.: prof.i Gabrini e Casarini), Gadini (cont.: P. Ravaglia per la dichiaraz. dei fondi), a frà Luigi Gallini (commendatizia dell’emo arciv. “onde possa passare allo stato sublime, a cui, come supponiamo, lo chiama il Signore”).