Carlo Piola Caselli
Il card. Carlo Francesco Caselli (parte seconda)


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     Nel frattempo, il 1° maggio si è riunito a Venezia il Maggior Consiglio e poi nuovamente il 4 per inviare una deputazione a Bonaparte a Mantova sulle modifiche costituzionali. Così il 16 si conclude il trattato con la Rapubblica di Venezia.

     Il 17 Caselli a Struzzieri a Loreto conviene che con l’abate Simi si faranno gli atti per mettere quell’ospizio al possesso del noto censo: dal proc. gen. cassinense non avrà subito riscontro, essendo fuori Roma.

     A Camillo Bruschetti ai Servi riscontra che al capitolo a Parma, essendo stato fatto il 9, era tardi per i giovani che volevano a scoppio ritardato la dispensa per esser esaminati, poi lì non cade quest’anno visita generale, tuttavia potrà farli promuovere a Parma in quella provinciale futura. Aggiunge non doversi ammettere la difesa che vorrebbe fare a Bertoncelli, non potendo “noi approvare la libertà che esso intendeva di prendersi” percui “la naturale conseguenza era che noi rimanessimo nella primiera dimostrata disapprovazione”.

     Ringrazia Stabilini a Parma avendo ricevuto gli Atti del Capitolo e quattro lettere, di lui, dei PP. Canepari, Marazzani e di un altro, soddisfatto dell’ottimo esito. Dovrebbe accettare il priorato, abbisognando d’un superiore rappresentativo e, date le circostanze, occorra sacrificarsi, oppure concordare con P. Pontremoli a Città della Pieve o a Reggio, altrimenti se l’inttenda col provinciale, bene comunque che s’impieghi nelle confessioni e negli esercizi spirituali “con soddisfazione di quel Mons. Vescovo”. Sarebbe opportuno far premura a Stabilini di passare da Pesaro a Reggio, dove è stato considerato cittadino. (399)

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(399) Il 17 ai PP. Gius. M. Cella ai Servi (ringr. per le premure onde non andassero perse le cose, tenga tutto inventariato, utile appena piacerà al Sig. darci un po’ di quiete), Pell. Boselli a Città d. P. (prof.° Chialva, oblato frà Ant. Negrini, P. Matteucci), Gius. Deaugustinis a Pesaro (alla regg. di S.M.N., P. Gadini), Gio M. Centenero a Faenza (frà Ant. Cavicchioli a Reggio o Montecchio, essendo di Mirandola, f.lli Damiani, prof.° Gasparoni a Pesaro), il 19 a Baroni a Lucca (spostamenti di vari, P. Santi, Forlimpopoli o Forlì, PP. Rossignoli, Bonf. Pichi, Pizzoli, Casotti, Utili e Maccolini, alcuni avanzati d’età, o ben impiegati, “oh che disordine!”).