Carlo Piola Caselli
Il card. Carlo Francesco Caselli (parte seconda)


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     Infatti a Gio M. Centenero a Faenza “essendo quasi generale la nra disgrazia, contro di cui altra arma non abbiamo che la pazienza, d’uopo è chinare il capo”. Aggravar di più i conventi non è possibile, l’unica è che ciascuno torni alla sua patria, poiché anche l’autorità di superiori, in tale situazione, poco si deferisce. “Colle lagrime agli occhi gli si da questo riscontro, perché vuole così l’imperiosa necessità”.

     Al P. Filippo M. Dal Pozzo ad Imola chiede quali siano i nazionali, aggiungendo “Raccomandiamoci al Sig.e, che è l’unica arma che noi abbiamo nella guerra terribile che ci si fa”, ripetendo “rassegnazione”, “pazienza”, “da Dio contata a merito, onde prenda pietà di Noi”, chiudendo con “lagrime agli occhi”. (381)

     Stranamente, non nel copialettere ma nel registro Negotia Religionis il 15 troverebbe modo di compiere la visita a S. Maria in Via, forse si tratta solo di un’intenzione, poiché dell’effettuazione di essa ne troveremo traccia concreta in una lettera del 22 novembre. (382)

     Avverte P. Agostino Casotti a Pergola il 18 di aver ricevuto da Traù una lettera tagliata ed affumicata, segno di persistente pestilenza in quel Paese e vicinanze, percui “non conviene che si metta in viaggio per quelle parti”, ma può passare a Città della Pieve, poiché l’Umbria viene abbandonata dagli “ospiti”, come sarcasticamente chiama gli invasori, avvertendone anche P. Matteucci ed aggiungendo “Al Capitolo non v’è più ormai che due mesi scarsi”.

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(381) L’11 ai PP. Gius. Forio a Galliate, via Novara (prof.°Longhi per Pesaro, breve d’Antetempus, 5 zecch. di Piacenza al P. Giovannini, P. Balbi, Alessandria), Stabilini (continua: vociferaz. su P. Majnardi e sul suo onore), Buonagiunta Tazzi a Pesaro (prof.° Longhi), Belluomini (Martinelli, P. Giansanti), il 15 ai PP. Fil. Matteucci a Città d. P. (prof.° Luigi Martinelli), Niccolò Hanché a Città di C. (prof.° Vinc. Sciocchetti), Vinc. Gadini a Pesaro (breve per il prof.° Gius. Longhi, di Romagna). Il 17 a P. Gius. Savelli a Firenze (spediz. con un rescritto della s. congreg. de’ vesc. e r., per affari di quel conv., per assegnaz. d’un fondo, “che in seguito spediremo tosto ben volentieri il decreto”).

(382) OSM, Negotia Religionis, Visitationes generales ab anno 1780 ad 1808, a. 1797; P. BENASSI, Ibid., p. 194. Però, secondo la n. 385 relativa al 5 aprile, ne dà notizia, percui dovrebbe esser stata compiuta verso la metà di aprile. Rimandiamo comunque ogni conclusione all’esame della lettera del 22 novembre a P. Baroni.