Carlo Piola Caselli
Il card. Carlo Francesco Caselli (parte seconda)


Pagina 239 di 300       

%



     Concluso, volente o nolente, il trattato di Tolentino, occorre provvedere ai pagamenti. Nella notte del 1° marzo partono diretti a Foligno 54 carri carichi d’oro, argento e monete per un valore di 2 milioni di scudi romani, oltre a cento cavalli. Per il rimanente, concorrono il principe Borghese ed il connestabile Colonna, mentre il principe Doria, oltre a quanto già dato in precedenza, procura un prestito sui banchi di Genova ipotecando i suoi beni colà, per 1,2 milioni di scudi che però, per gli sconvolgimenti della penisola, non andrà ad effetto.

     Il 1° marzo a Belluomini, a Foligno, Caselli ritiene ironicamente che le giustificazioni che adduce per il noto soggetto potrebbero esser utilizzate per propor la di lui causa nella congregazione dei riti (per farlo santo!), “improbus labor senza frutto”.

     Il 4 al P. Luigi Grati a Ferrara, che ha predicato a Bergantino, accenna ai religiosi di Mantova, “ma come nelle nre disgrazie nondum finis, così Dio da quello, che sarà”. (380)

     Il 7 palesa a Ricca che P. Villa gli spedirà le medaglie, non la Regola, che non si trova, la reliquia di S. Filippo avuta a grande stento da persona che se ne priva per favorirci; dispiacere per la morte del confessore; la via da lui ideata di far chiedere dai vescovi del regno l’uffizio de’ Sette BB. Fondatori non è al caso poiché, trattandosi di non canonizzati, non si concede; per il P. Santopietro abbiamo una reliquia della SS.ma Colonna, a cui fu flagellato nro Sig.re, la uniremo a quella di S. Filippo; ci raccomandiamo alle loro orazioni, onde abbia il Sig. pietà di noi. A proposito della reliquia della Colonna, dato che l’unica veramente autentica dell’epoca è la Sindone, vediamo che, senza commentare, asetticamente, ne dà notizia in forma cortese, tra una preghiera e l’altra.

* * *

(380) Il 4 ai PP. Franc. Solinas a S.M.N. (prof.° Deamicis), Luigi Calza ai Servi (prof.° Aurelio Grechi), Luigi Grossi a Ferrara (pred. al Buondeno).