Carlo Piola Caselli
Il card. Carlo Francesco Caselli (parte seconda)


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     Il 28 a Belluomini a Montefiascone considera prudentemente non esser più revocabile la patente del P. Stefanelli, avendo già avuto dal vescovo i ringraziamenti con ampi elogi di quei religiosi, quindi è meglio non sollevare sospetti, ma non vorremmo che il priore e P. Guiducci abusassero della bontà che loro dimostra monsignore per riguardo verso di noi, quando andrà a Foligno procuri con buone maniere di premunirlo contro simili sorprese. Il padre lettore ha scritto una lettera di doglianze contro il priore e Guiducci, i fondamenti non sono molto sodi ma si deduce che fra i religiosi non corra buon sangue.

     A Stabilini a Parma “In mezzo alle continue nre amarezze abbiamo letta con qualche sorte di sollievo la sua lettera. Veramente può dirsi, che quel Clementissimo Principe che il Sig.re si degni di prosperare perpetuamente, è per noi l’arca di pace” ed attendiamo felici riscontri alle cattive nuove che ci dà nella seconda parte.

     A Pichi a Rimini sarcasticamente “Non è stato mai a nra notizia che la legge dell’espulsione deì Forestieri si estenda anche ai Predicatori”, quindi si riposi pure, ma doveva avvisare prima di queste sue intenzioni di riposare. (366)

     Il 30 al P. Filippo M. Ricca ai Sette Dolori a Napoli trasmette copia della lettera della fù imperatrice Maria Teresa a Sua Santità ed altra della medesima al card. Albani protettore di quei regni, affinché si impiegasse presso il S. Padre e presso la s. congregazione, per ottenere l’Uffizio e Messa dei Sette BB. Fondatori a tutti i Regni e Stati Ereditari d’Austria. Del memoriale presentato dai religiosi a Sua Maestà non si ritrova copia, ma è facile dalla lettera dedurre i motivi addotti per la petizione, il maggior fondamento per quei regni dovendo esser la diffusione della devozione a Maria SS.ma Addolorata e la moltiplicazione delle Compagnie de’ Sette Dolori che motivi le Maestà Loro a desiderare che i Beati Fondatori dell’ordine de’ Servi di Maria siano ardentemente glorificati, poi se vi siano altri motivi può farli introdurre nel memoriale. (367)

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(366) Il 28 ai PP. Pichi (continua: pat. per Budrio, P. Celsi), a Belluomini (cont.: rescritto pontificio ottenuto da quell’e.mo vesc., bacc. Craviotti da promuovere quando arriva a Perugia, prof.° Meglia a Todi per le feste poi a Perugia), Luigi Ghersi a Parma (lettore Bonfichi, pulp., regg. Lomi), Franc. Lomi a Reggio (conf., non esporsi ad intrighi e novità), Cam. Bruschetti ai Servi, Gio Ang. Achilli a Cesena, Gius. Damiani a Senigallia (prossimo capitolo prov. di Perugia, P. Campagna potrà esporsi all’esame di baccell., ma essendo in aliena prov., gli occorre dispensa dalla s. congreg., tramite il proc. gen., “oltre al Trattato di Teologia, si prepari su tutto l’Elenco filosofico” di quel collegio), Vinc. Rossi a Montefano (pred. Colacicchi, 2 o 3 stud.).

(367) Il 30 al P. Ricca continua: auguri di quella comunità, posta tramite Grevier.