Carlo Piola Caselli
Il card. Carlo Francesco Caselli (parte seconda)


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     Il 21 ringraziando degli auguri mons. Argelati si rallegra per la recuperata sua salute. Al P. Filippo M. Dal Pozzo a Cesena faccia attenzione, il pulpito che ha chiesto all’e.mo vesc. d’Imola (futuro pio VII) che sia della medesima sfera di quello di S. Alberto, altrimenti rimanga alla sua residenza. (364)

     Il 24 a Negri a Caselle accenna al P. Ravanoni, ai professi Pejrani, ad Asti Sardi e Rossi, al novizio Balbi ora a Bologna poi a Torino, “Quanto al Capitolo si fa presto a dire che si faccia per Breve, ma essendovi competenza non è così facile”, con l’anno nuovo riceverà la citatoria, dica il convento fissato, gli darà corso onde sondare le intenzioni del governo, i sentimenti dei seniori, proponendo soggetti di garbo che riscuotano il pieno dei voti semplificherà molto. P. Filippo Nasi a Montiglio, se Gio Angelo Caselli sarà eletto al pulpito di Cassine, per noi va bene, sperando non trovi difficoltà in tutte le prediche, alle quali è nuovo.

     A Gualdi a S. Giorgio esprime amare constatazioni: il suo converso non ha fatto male a portarsi a Guastalla. “Non servono in Corsica alla conservazione de’ Conventi né 12 né 30 sacerdoti. Si procede senza riserva a distruzione universale; e piaccia a Dio, che cominciandosi con l’iniquo pretesto di 12 sacerdoti, non s’intenda al medesimo fine. Raccomandiamoci a Dio”. (365)

     Intanto il 27 vien intimato a Reggio un congresso per la formazione di una “Giunta della difesa generale della Confederazione Cispadana”, fissandone la data al 1° gennaio prossimo.

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(364) Il 21 ai PP. Bonf. Garibaldi a Foligno (fine della logica, comportamento dei giovani, dei forestieri a refettorio, prof.° Solari), Ag. Casotti ai Servi (novizi Bevilacqua, Balbi ad Alessandria od Oviglio, provinciale di Roma, conv. di Pergola), vari scambi di auguri, oltre ai predetti con Vinc. Graziani a Todi, Pell. Ghirlanda a Pesaro (sua sommissione), Belluomini (Casotti a Pergola), il 23 con Fil. Giusino a Siena.

(365) Il 24 ai PP. Fil. Vinay a Genova (P. Marchetti, capitolo), G.B. Celsi ai Servi a Venezia (quar. di San Pietro di Bologna, P. Porro), Gio Ang. Ravanoni a Torino (reggenza d’Asti), Luigi Ant. Perrando a Genova (non in grado di sgravarlo di un individuo ossia di P. Beltrami), Dom. Viani a Luserna (non ottenuto pulp. di Pinerolo né annuale di Torino), Pell. Ravelli a Torino (permanenza del regg. Ravanoni, prof.° Pejrani), Paolo Bonfichi a Parma (o Piacenza o Asti), Pell. Lena a Lucca (pulp. di S. Marcello), Am. Cotogni a Narni (reinvestire i censi, non più al 6% ma ora al 5%, badi in fondi stabili, lic. di venire qui), Luigi Calza ai Servi (PP. Bevilacqua, Predieri, pulp., professato di Balbi, P. Casotti), Pell. Astesana a Benevento (ben. abitini pel parr. di Nocera e fratellanza a don Gennaro Centroni, bacc. Monti), Gio Ang. Mazzasogni a Guastalla (Montecchio, Parma, P. Bianchi pulp. di Vogogna, curia vesc. di Novara, Balbi, conv.i di Mantova meno aggravati), Franc. M. da Castellazzo ex prov. de’ min. osserv. a Bettona via Assisi (aff. partic.), a mons. Moscardini vesc. di Foligno (aff. part.), all’avv. Mutarelli (attendere incontro favorevole).