Carlo Piola Caselli
Il card. Carlo Francesco Caselli (parte seconda)


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     Il 20 al P. Gio Angelo Locatelli a Senigallia insinua “Non avremo difficoltà d’accordargli la richiestaci licenza d’andare a visitare le S. miracolose immagini nella Marca e nell’Umbria; ma è necessario che noi sappiamo i luoghi precisi … per ogni nra occorrenza”. Al P. vincenzo Graziani a Todi, vuol concorrere al sociato, al P. Filippo Dal Pozzo a Cesena, circa il pulpito di Ravenna esibitogli dal vicario, e quello di Campagna, poi aggiunge “Non ci farebbe sorpresa se anche fosse vero che la Comunità d’Imola avesse progettata la soppressione dei Conv(en)ti, giacché in altri luoghi si spargono e si temono tali novità”, nel qual caso ce lo indichi e ne parli al provinciale. (335)

     Il 24 scrive a Parma a S.A.R. Il Sig.r Infante Duca. Ai sempre nuovi tratti di clemenza, con cui l’A.S.R. si degna di distinguere la nra Religione, non possiamo tacere. Riceviamo lettera da quel P. Mro Canepari Socio Prov.le, con cui ci dice d’essere stato interpellato d’ordine dell’A.S.R. da S.E. il Sig.r Ministro, affinché proponesse qualche via, onde comporre le vertenze sulla Parrocchia di Croara, al che avendo egli risposto, che senza l’intelligenza nra non sapeva che proporre, si compiacque il Sig.r Ministro soggiungere, che ce ne scrivesse. Ora a tanta degnazione quali sentimenti d’ossequiosa divota riconoscenza possono mai abbastanza corrispondere. Permetta S.A.R. che ci prendiamo la rispettosa libertà di fargli sentire almeno con q.ta umil.a nra quanto noi siamo penetrati dalle clementissime Sue disposizioni. Il med.mo P.M. Canepari è incaricato d’umiliarla ai piedi della R.A.S., e mentre è abilitato ad esternare sopra l’oggetto contemplato qualche nro pensiere, cui auguriamo il compatimento dell’A.S.R., seguitiamo noi a riposare tranquilli sopra tuttociò, che piacerà all’A.S.R. di divisare.

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(335) Il 20 ai PP. Giulio Ant.° Rossi a Montecchio (dim. prof.i Gervasoni e Tabacchi), Gius. Rossi a Salsomagg. e Gius. Spaggiari a Reggio (pat. conf.), Am. Scandaliberi ad Ancona (vacanze e poi a Reggio, se dovesse tardare ci avverta), Paolo Marchetti a Torino (P. Baudisson e pulp. di Castellazzo, “solenne bugia del P. Priore”), Fil. Boni a Massa di Carrara (lic.).