Carlo Piola Caselli
Il card. Carlo Francesco Caselli (parte seconda)


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     Al P. Amadio Scandaliberi ad Ancona, “stante le condizioni, ed articoli di pace stabiliti col governo di Modena, non v’è colà da temere, onde potrà egli bensì trattenersi a casa ancora per qualche giorno e poi sarà bene che prosegua il suo viaggio”. (321)

     Il 29 Augereau si porta a Desenzano e Massena a Montichiari, convergendo sopra Borghetto, dove Bonaparte ha risolto di passare il Mincio.

     Caselli usa cautela e circospezione, inviando il 1°giugno al P. Alessio M. Giovannini a Piacenza la licenza per P. Quesada, che dovrebbe recarsi a Voghera per affari, solo se ritenga non vi sia pericolo, ma “che a cagione delle presenti circostanze” si crede più opportuno non vi vada. Al P. Amadio Acerbi a Fontana offre il pulpito di Soragna, “essendo di qualche considerazione e ricercatissimo”, mentre quelli di S. Giuseppe e di Budrio non fanno al suo caso. Il 3 ringrazia l’ab. Albertino Biagi dei camaldolesi a Firenze agli Angioli della restituzione di un panegirico di S. Filippo Benizi “copiato 22 anni prima da un religioso di Lombardia, di cui esistono solo due esemplari”. L’11 a Belluomini a S.M.N. precisa non essendovi in Montecchio francesi, né si aspettano, il professo Dominici può continuare il suo viaggio. (322)

     Il 18 al P. Giuseppe Gualdi a S. Giorgio compiega “in nro Decreto al grazioso Rescritto da lui ottenuto dalla clemenza di N.S.” nella cui estensione vi son le tracce di quanto da lui segnatoci. (323)

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(321) Il 28 ai PP. Gius. Gatti a Forlimpopoli (erez. della comp. de’ Sette Dol. nella ch. del seminario, P. Montanari), Tomei (continua: riflessioni, predica per Passignano già impegnata), Piraccini (cont.: facoltà per la visita, a Perugia si è assestato il professato), Gius. Gualdi a S. Gior. (pat. a suo nipote).

(322) Il 4 giugno ai PP. Franc. Ramponi a S. Gior. (prof.° Adami), Gio Ang. Baroni a Senigallia (P. Cocchiaroli in un primo momento non era entusiasta del priorato, lettori Locatelli e Desideri, Locatelli per il servizio al seminario gradito al vesc., non andava rimosso per far piacere al Cocchiaroli “che prima ancora di esser in possesso del Priorato vorrebbe farla da provinciale o generale”, altrettanto Padovani ad Ancona, rescritto per il P. curato Cristofori, pat. conf. priore Tazzi, prof.° Adami; “godiamo che vada proseguendo la visita in prosperità”), Fil. Padovani a Senigallia (per mettersi in nota per la vicarìa del s. offizio, amore all’Ordine e riparare ai capricci di chi non l’ama), Pell. Lucchini ai Servi (P. Ricca di Napoli, impegni, sappiamo che usa non rispondere, sarebbe peggio non rispondesse al sup. gen., panegirico della concez. e prediche), l’8 ai PP. Franc. Patr. Cristofori a S. Gior., dispensa della s. congreg. d. discipl., P. Gaet. Taddei ai Servi), Gio Ang. Tomei a S.M.N. (prof.° Goveani, verificare che non porti o ritenga armi, pare abbia avuto dai parenti un sussidio di 20 sc.), Pell. Lena ai Servi (PP. Taddei, Bernardini, Bignami), l’11 ai PP. Luigi Grati a Vicenza (studi), Gio Ang. Negri a Caselle (prof.° Goveani, i PP. di Perugia per non carcerarlo gli hanno somministrato il denaro per andare fino a Torino, facendolo accompagnare da un caporale somministrato da quel mons. governatore fino a Cesena, è così diffamato che nessuno lo vuole, ciò dispiacerà ai PP. di Racconigi ma, essendo figlio di quel convento, a Perugia avevano fretta di liberarsene, per timore di qualche disordine), Fel. Fassoni a Racconigi (idem, da Cesena sarà indirizzato a Parma e poi in Piemonte, essendo recidivo unico mezzo sarà far strada all’espulsione, rammarico dei religiosi, afflizione dei parenti), Bonfiglio Garibaldi a Foligno (due studenti di buona indole), Piraccini ai Servi (annuale di Cesema a Palazzoli, oppure Budrio, P. mro del S. Palazzo), Gio Ang. Baroni ad Ancona (P. Pell. Ferri), rescritto s. congreg. per P. Cristofori). Il 15 ai PP. Gio Ang. Tomei a S.M.N., Goveani, pistola trovata in camera e stiletto), regg. Camillo Bruschetti a Fenza, Gio Ang. Baroni a Senigallia (PP. Schenardi, Padovani, Cocchiaroli, fù P. Scovoli, Gualdi giunto l’altro ieri, varie), il 17 ai PP. Luigi Baroni a Lucca (P. Bottacci trattenutosi a Foligno con licenza), Luigi Ant. Guidotti a Lucca (annuale ‘97 ai Servi).

(323) Il 18 ai PP. Fil. Bottacci a Foligno (P. Baroni), Pell. Facchini ai Servi (P. Santopietro, panegirico della Concezione, P. Ricca, quar.), Nicola Pace a Montefano (studio Senigallia o S. Gior., servizio del coro), Gio Ang. Baroni a Senigallia (prof.° Ferd. Pichi, di Pesaro, processo formale, armi proibite, sentenza, lasci da parte i riflessi economici, che sono sciocchezze, rispetto al caso di fronte alla città di Pesaro, dove è bene si sappia che si provvede, P. Cocchiaroli), Gius. Cella ai Servi (elogi al sig. Ferrini curiale, mai passato a prendere il denaro, incontratolo 20 gg. fa con l’ab. Benvenuti segr. di mons. Strassoldo ha detto di non aver avuto le necessarie scritture e per quest’anno è tardi).