Carlo Piola Caselli
Il card. Carlo Francesco Caselli (parte seconda)


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     L’8 al P. Giuseppe Savelli a Firenze “d’uopo è uniformarsi alla volontà del Signore, e adorarne le sue disposizioni”, ne parleremo col cav. Angelini ma temiamo che l’affare si complichi. (304) Il 12 da Santa Isabel del Messico il correttore del terz’ordine Giuseppe Michele d’Aquilera e Nicola Ramirez, che è stato il promotore della fondazione, inviano a Caselli, come capo dell’ordine, le copie della predica che il primo ha fatto ed il secondo ha dato alle stampe nella festa principale, piccolo dono ma grande attestato dello zelo con cui si adoperano nel radicare la devozione all’istituto dei Servi di Maria nel regno, con oltre 1.600 adepti tra cui personaggi della nobiltà di primo rango, malgrado la recente datazione della fondazione, tanto che pensano di erigere una cappella per dar presto maggior splendore alle funzioni: lo terranno informato degli sviluppi. (305) Il 13 risponde garbatamente al gonfaloniere e priori di Loreto che vorrebbero confermato il priore Struzzieri, non dipendendo da lui ma dal definitorio. A Gius. Gualdi a S. Giorgio che niente ci viene scritto per parte dell’emo arciv. rapporto al P. Taddei e che attendiamo un esito felicissimo del capitolo sotto la sua presidenza. (306)
     

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     Tamburi di guerra riecheggiano nelle valli. Bonaparte è sceso in campo ed ha avuto inizio, sotto la sua regìa, la campagna d’Italia. Il 13 a Millesimo batte il piemontesi, isolati a sinistra, ed il 14 a Dego gli austraci, respinti a destra.

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(304) L’ 8 ai PP. Savelli (continua: P. Giusino, Siena, contegno P. regg. Buzzoni rapporto alle lettere di Cortona), Pietro Gianbastiani a Lucca. Il 9 ai PP. Ant. Venturini a Verona (incontro quar. di Facchini, P. Santi a S. Fior.), Gius. Rafani a Castelponzone (P. Gius. Ferrari al concorso), Luigi Grati a S. Fior. (regg. a Verona, sei giov.), Ang. Locatelli a Senigallia (dipensa al capitolo, predica di Montefano, studio di filosofia), Fil. Moris a Piacenza (prof.° Zangrandi), Luigi Boni S. Gior. (ordini per P. Pizzoli, ironizza che oltre che per iscritto, poteva darglieli anche a stampa, proteste prima di partire, può far ricorso al tribunale, disgrazie sofferte a Foligno, non vi sarebbe incorso se fosse stato al suo ministero a Pesaro), alla priora Mader a Ferrara (memoriale per l’emo arciv.).

(305) O.S.M. , Caselli, 17, in spagnolo e traduz. in it., con errato luogo di datazione (S. Elisabetta anziché Isabella).

(306) Il 13 trasmette una sfilza di patenti per alcuni reggenti e per i loro prof.i ai PP. Pell. Boselli a S. Gius. (Petronici a Faenza), Gio M. Centenero a Faenza (Bignami a Reggio), Bruschetti a Parma (a Faenza e per Griffini), Gius. Ev. Pallotta a S.M.N, (Città della Pieve e per Goveani, che viva colà a dovere), Luigi Calza ai Servi (prof.° Pizzoli a S. Gius., P. Campagna vorrebbe Ortalli a Lucca o Senigallia), Franc. Lomi a Reggio (Milanesi a Reggio, Chiocca e Muggetti a Parma, Gorla a Piacenza, P. Tuci, ricorsi PP. Franzoni e Bianchi), Gaet. Ang. Mariani a Reggio (Vallini a Parma, Tabacchi a Montecchio, P. Allomelli e f.llo pazzo dispensateci), Clem. Zampi a Orvieto (reliquia tramite P. Damiani, podagra), Vallaperta a S. Gior. (lettera priore e gonfal. di Loreto per Struzzieri, dipende dal definitorio gen., sua da Mantova, PP. Pizzoli e Rancati, priorato di Pesaro, P. Boni, prof.° Vitali a S. Gius.), Franc. Solinas a S.M.N. (prof.° Moreni a S. Gius., qui giunto P. Castellani, P. Pace, se mons. vesc. farà lagnanze alla s. congreg. diteci cosa), Gius. Gualdi a S. Gior. (continua: suo nipote a Reggio, Parma o Senigallia? Lettera P. Locatelli), Gius. Damiani a Città della Pieve (regg. a Senigallia), Gir. Priggioni a S.M.N. (studenti, pulp. Passignano ’98, non impegnarsi con altri per il ’97), Gio Ang. Bazzoni a Senigallia, G.B. Gazzani a Viterbo (frà Fil. Pepi reclama bisacce prestate a frà Ang. Capodacqua, come attesttaro dal priore di S. Nic. in Arcione, e bugie d’ottone dello spoglio Cruciani). Il 15 al P. Gius. Savelli a Firenze (P. Leonetti, pat. per Siena al regg. Giusino, a don Ant. Gorrini confess. al monast. di Castelfranco di ascriv. all’abito le religiose, con nota nel libro della SS. Annunziata, P. Bentivegni).