Carlo Piola Caselli
Il card. Carlo Francesco Caselli (parte seconda)


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     A Santa Maria Nuova, forse a Belluomini, precisa non esservi posto in S. Giuseppe per il professo Moreni, essendovi sei studenti e quattro preti francesi, quindi come aspetta il provinciale Vallaperta per collocarne uno suo di talento così può attendere il priore Arnaldi. Anche il professo Pannini non vorremmo che faccia troppo viaggio, “Ma se si hanno a fare i conti sulle finanze, troppi saranno nella medesima nave”. Vorremmo che il professo Artesana per la Settimana Santa fosse a Benevento, a meno che non ne abbia bisogno a Città di Castello. Quanto a P. Perilli vogliamo sperare che, mutati i maestri, muterà la musica. P. Cocchiaroli vuol giustificarsi, lo faccia, ma lasci aperta la stanza del camino. P. Tommei predica nel Ferrarese. (291)

     Il 6 spedisce al P. Nicola Longhi a Piacenza l’accedat per i PP. Castellani e Luigi Quesada, poi aggiunge quello per P. Pellegrino Podestà, prevedendo un gran cimento, per lo straordinario numero di concorrenti. (292)

     Il 10 all’ex provinciale Giuseppe Gualdi a S. Giorgio, si dice rattristato per la morte di suo fratello, di aver annuito al P. Tomei per la partenza di suo nipote da Senigallia, in modo che possa esser di consolazione per la desolata famiglia, ma raccomanda che non formi impedimento alla sua venuta a Roma per l’accedat. (293)

     Il card. Dugnani, legato a latere a Ravenna, ha raccomandato il P. Pizzoli, già parroco a Perugia, percui il 17 lo rassicura “Abbiamo fatto finora … quanto abbiamo potuto. Ora molto più lo faremo … unicamente dispiacendoci di non poterlo consolare in ciò che forse principalmente desidera … ritornare a Perugia. Sa egli medesimo, che non possiamo farlo …”, poi approfitta per congratularsi per “quella gloriosa sua graditissima Legazione, e preghiamo il Signore che lo conservi per il bene, e contento di que’ Popoli”. Scrive anche all’interessato, cioè a Pizzoli, a Pesaro, raccomandandogli di dispensarsi dall’intervenire al capitolo e di fidarsi di noi, e serbare quel contegno che è necessario, riservato e prudente”.

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(291) Il 3 febb. ai PP. Luigi Calza ai Servi (dim. prof.° Cabrini), Pell. M. Ferioli a Rimini (predicatore colà), Angelo Tommei a Ferrara (P. Gualdi, licenza da Senigallia per Guastalla sua patria, quar. a Ferrara, pat. regg. a Perugia), Fil. Bottacci a Fuligno (prof.° Beltrami), bacc. G.B. Craviotti a Città di Castello (elenco quest. per l’esame di magistero, dopo Pasqua).

(292) Il 6 ai PP. Gio Ant. Negri a Caselle (lettera P. Franzeri, vuol denunziare al tribunale del gen. Baudisson per 43 lire ma nulla prova, nel suo passaggio da Asti avrebbe dovuto convincere il discretorio, ma non l’ha fatto. Quar. a Gio Alessa. Lazzari nella parrocchiale di Trisobio, infortunio di P. Dalla Valle, Zuffinetti vorrebbe l’annuale di Torino ma si cheterà), Vallaperta (non approva compensazione sullo spoglio del fù Puchol, privazione di voce attiva e passiva, perché non obbedisce), Fil. Giusini a S. Giu. (reggenza di Siena e Ferrara e riscontro ai PP. prov. di Toscana e Romagna), Gaet. Ang. Mariani a Parma (grave comportamento di P.Tuci, togliergli l’impiego, professore d’eloquenza a Solvetti per Montecchio, processo), Gio. Ang. Belluomini a S.M.N. (relaz. del priore di Castello alle imputazioni del sig. Lucarini, dispiace non si faccia la process. della terza dom., norme per Cibona).

(293) Al sig. Vinc. Casimiro Gualdi a Guastalla (cordoglio per la morte del genitore, conforto di P. Antonio Gualdi suo fratello), ai PP. Belluomini (filiazione di P.Gratri da Passignano, definitorio, P. Ferreri, poi il capitolo non è tanto lontano, nella visita si sembrò che le cose non andassero benissimo), Ang. M. Giuliani a Orvieto (gravi incomodi del priore, percui non può venire a S. Marcello), Bonf. Cotta parroco a Fuligno (deposto ufficio di sindaco, P. Politi, un priore che s’allontana per due mesi!), Cam. Bruschetti a Parma (tre stud. bravi, P. Griffini a Piacenza se l’è demeritata, non s’arrischi a venire a Roma per il concorso, che potrà fare in altra occasione), il 13 ai PP. Amad. Cotogni a Narni (donazione sig. Fil. Marsi all’Altare dell’Addolorata), bacc. Gius. Comandi agostiniano (prof.° Soleri).