Carlo Piola Caselli
Il card. Carlo Francesco Caselli (parte seconda)


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     Con posta per L’Aquila ringrazia degli auguri madre Marianna Nicolini, superiora del collegio delle serve di Maria a Chieti, anche a nome del procuratore gen., avendo il Signore chiamato a sé P. Prosperi, “che lo raccomandiamo ai loro suffragi”: a tempo opportuno riceveranno il calendario richiesto. (280)

     Il 30 infine, a Vallaperta a Guastalla, oltre a ringraziare degli auguri, “Tosto che avremo (fissato) il nuovo calendario faremo i conti per la convocazione del prossimo futuro Capitolo in quella Provincia, sarà bene se indicherà la settimana preferita”. A mons. Antonio Buzzini, prevosto a San Secondo presso Parma, trasmette la bramata fratellanza e ricambia gli auguri. Conviene con P. Agostino Casotti ai Servi sulle buone relazioni di quel noviziato e manifesta a P. Nicolao Longhi a Parma anche l’intenzione di inviarlo per il prossimo triennio a Verona. Al P. Filippo Giusini a Cesena esprime sorpresa per non aver egli “adempiuto ai nri ordini riguardo alle questioni da dettarsi nel pros(simo) triennio”, per questa volta riguardo agl’indicatici riflessi non gliene farà alcun rimprovero, ma ciò gli servirà di regola in avvenire, e gli invia la patente per il suo raccomandato, che può intanto traslocare tutta la sua roba a Bologna. (281)
     

1796


     Il 1° gennaio Caselli scrive al P. Giuseppe M. Rinesi a Bastia (via Livorno) “ben volentieri in vista della descrittaci urgente necessità avremmo presentate le Sue Suppliche al S. P(adr)e, per impetrare la desiderata riduzione delle Messe obbligate in quella nra Chiesa” se ci avesse precisato il numero e gli obblighi, provveda tramite il P. Vicario Generale, con nota “distinta e documentata dei loro rispettivi fondi, cosa assai lunga”. (282) Rassicura il P. Gius. Savelli a Firenze di aver presentato la sua memoria “all’Inviato Cav. Angelini”, “avendo motivo di sperarne bene”.

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(280) Il 19 ai PP. Ottav. Colacicchi a Foligno (libertà presa di far apoca al Pronti), Franc. Gubeddu a Cibona (pag. al sig. Pietro Fantoni saldo lez. di flauto), Gio F.° Pontremoli ai Servi (quar. di Venezia), Giac. Fil. Caselli a Castelnuovo Scrivia (quar. a Genova), Paolo Marchetti a Sommaria (quar. a Milano), Clem. Zampi a Orvieto (quar. a Roma), Leont. Varesio a Budrio (quar. a Ferrara), Pell. Facchini ai Servi (quar. a Verona e buone feste), Pell. Lena a Lucca (relaz. studio e studenti), G.B. Celsi a Venezia (cattedr. di Fano, pulp. ’97 a Milano), all’avv. Dom. Ant. Mutarelli a Benevento (giovane chierico, approf. latino e potrà condurlo a Roma in autunno). Il 23 ringr. degli aug. i PP. Sostegno Ravaglia a Forlì, Lor. Ferri a Rimini, bacc. G.B. Craviotti a Città di Castello (ristabil. in salute), Gir. Priggioni a S.M.N. (regg. di S. Gior. non si sa), Gio Ang. Bazzoni (rimediato agli interessi dei suoi parenti, impiego in Cortona, provinciale di Toscana), il 26 ringr. i PP. Luigi Ant. Perrando a Genova, Cam. Bruschetti a Parma, Gius. Gatti a Forlimpopoli, Gius. Gualdi a San Gior., Fil. Bodrati a Civitella, Luigi Calza ai Servi, Gio Ang. Achilli a Cesena, Gio Ang. Fil. Porro a Venezia (pulp. si vedrà), Paolo Canciani a Venezia (chier. Ang. Magri, Tom. Pichi a Pesaro, e situaz. irraggionev.), Gio Ang. Ravanoni a Reggio (brame dei tre concorr. a questo collegio).

(281) Il 30 ai PP. Pell. Boselli a S. Gius. (prof.i Sardi, Gasparoni e Rossi, conclus. di Adami e Moreri), Luigi Grati a Perugia (chiameremo qui il prof.° Calamata, non Delli troppo indietro), Locatelli a Senigallia (avvento in duomo, libera celebraz. delle messe, non poteva esser giudice di se stesso), Vinc. Gadini a Pesaro (assicura la scuola del seminario non pregiudiz., pat. Bossi, prof.° Pichi).

(282) Per questo capitolo, fonte principale O.S.M., Epistulae Priorum Generalium, s. I, v. 44 (1796), ff. 143v-192v e poi v. 45 (1796), ff. 2-60, dal 15 luglio.