Carlo Piola Caselli
Il card. Carlo Francesco Caselli (parte seconda)


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     Come si possa, a Roma, parlare ancora, in concreto, di regno di Francia, ci sbigottisce, eppure è così, probabilmente in seguito al tentativo di febbraio di pace in Vandea, comunque ci conviene, intanto leggere e mettere a confronto due brevi lettere, una dell’8 e l’altra del 25. La prima a don Antonio Stefano Arnoux a Ripatransone “Li trasmettiamo la richiestaci facoltà di poter benedire ed imporre ai fedeli l’Abitino della SS.ma Vergine addolorata pro quibuscumque Locis Regni Galliarum, dummodo ibi. Li auguriamo un felice viaggio alla volta dello stesso Regno”. La seconda a don Gio Batta Gazard a S. Giorgio, “Gli compieghiamo la Facoltà di benedire gli Abitini pro quibuscumque locis Regni Galliarum, come pure li diamo una Carta di Fondazione della Compagnia de’ Dolori, dove porrà esso il nome della Sua Città, Chiesa, Correttore, dandogli la norma perché sappia ciò, che deve scrivere. Gli trasmettiamo il Sommario eziandio dell’Indulgenze, e gli auguriamo un felice viaggio alla volta della Patria”. La parola ‘Regno’, scritta due volte nella sua accezione latina, potrebbe far parte della formula, ma una volta lo è in italiano! (209)

     Il 15 alla march. Barbara Canali Tani, a Ferentino, invia una ‘carta dell’ora’ in onore di M. SS.ma Addolorata, sui cui potrà scrivervi il proprio nome, assicurandola nel contempo siano stati prestati i consueti suffragi al fu ab. Capua e che il nuovo economo ponga altrettanto impegno. (210)

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(209) L’8 ai PP. Negri a Caselle (conferma dei priori, se quelli di Tortona e Vezza già installati; sia per aver buon esito la causa di P. Margarita), Belluomini a Perugia (giovane Girol. Bonanati, dioc. d’Albenga, di nascita civile, diversi f.lli ed uno zio prete, a 18 a. vorrebbe vest. l’abito, essendo concitt. del prof.° Fil. M. Ferri si possono avere magg. inform., prima di farlo esaminare), Gius. Veronesi a Reggio (qualità morali e scientifiche del novizio Giac. Gius. Gervasoni e del prof.° Carlo Brasca del conv. di Parma), al sig. Dom. Ricchi ad Orvieto (sulla giubilazione, deve sentire quel convento).

(210) Il 15 ai PP. Gius. Fil. Natali a Bologna (P. Alloggi ha risicato mezza giornata nel tornare; arme del card. protett.), Vinc. Zampagni (ha accettato di passare a Benevento che pagherà il suo viaggio, credito con quello di Monterano, se l’intenda col prov.), Luigi Grossi a Faenza (pulp. di Mantova ’96 già impegnato, per il priorato si rivolga al prov. Belluomini), Belluomini a S.M.N. (affare P. Paoletti, s. consulta, P. Lippi giunto ad Orvieto, esame dei testimoni, pat. conf. P. Quadrani, vic.° priore del Piobbico P. Ceccarini, ns. facoltà per la visita, “in Pieve, Cibona, Fuligno, ed al Suo ritorno in Perugia favorirà d’esaminare di nra commissione tutti i giovani studenti e ce ne darà poi ragguaglio, come pure dei loro portamenti”, P. Zampagni disposto a trasferirsi a Benevento, venga quindi a Roma).