Carlo Piola Caselli
Il card. Carlo Francesco Caselli (parte seconda)


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     Finalmente, riprende il suo, questa volta ìlare, umorismo, per scuotere l’eterna indeterminazione del buon Dini poiché, dovendosi preparare la celebrazione del capitolo, deve additare un provinciale ed un socio, cercando soggetti idonei da promuovere alle cariche, in modo che non lo faccia vergognare: “Si rammenti che dovendosi (…) fare un vestito, d’uopo è attenersi al panno che si ha, e non perdersi ne(gl)i spazi immaginarii, ed intanto rimanere ignudi e morire dal freddo in mezzo alle fischiate”. Anche per prevenire che si facciano avanti soggetti non idonei. (200)

     All’inquisitore del s. offizio a Bologna Vincenzo M. Alisani de’ predicatori risponde che P. Alloggi, vacanziere in patria, ne abbia abusato, con vaghi prestesti di malattia, ma per sua intercessione gliela accorda, purché rientri a S. Giorgio per la domenica delle Palme, non essendo a proposito che per la quaresima sia assente, dovendo sopperire a quanti vanno a predicare. (201)

     Il 4 marzo riscontra il venerato foglio del vesc. di Faenza Domenico Manciforte, con cui gli ha partecipato di non aver difficoltà che P. Pellegrino Guerrini ritorni nella sua diocesi, rispondendo di render noto all’interessato di questa grazia anche se, essendosi sentirto calunniato, non tornerà volentieri dove era priore, a Russi. Ne avverte il religioso a Rimini e contemporaneamente Dini a Cesena, affinché lo mandi in qualche altro convento di quella diocesi. (202)

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(200) Continua (P. Lodi). Ai PP. Negri (continua: De Margarita e Zuffinetti, pregare il signore che illumini costoro “finché non ci si sciolgono le mani per operar noi per dovere d’offizio e d’ordine”, frà Fil. Balossi a Mendrisio), bac. Am. M. Monti a Benevento (apoplessia del priore, maneggi dei PP. di Napoli), Paolo Pertini a Savona (zelo per P. Verandi e per quella ch., che vorrebbe esser reintegrato ma sarebbe un cattivo esempio), sig. Dom. Quarantelli a Benevento (non perda la devoz. a M. Addol. “e faccia uso di pazienza opportuna”), il 25 ai PP. Vinc. Arnaldi a Todi (prof.° Ferri), Ottaviano Colacicchi a Foligno (prof.° Placido Guiducci prima deve emendarsi), Gio Ang. Bazzoni a S. Gior. (lic. a P. Alloggi di accomp. il f.llo in patria, ma torni a tempo), Dini (messa ‘de Cruce’ a Rimini, pro-socio, definitori e priori han voce attiva nel capitolo prov., fino al compimento), Fil. Padovani a Senigallia (mettervi un regg. di garbo, P. Cocchiaroli o P. Boni), Belluomini a S.M.N. (prof.i Fil. M. Ferri assegn. a Città della Pieve, Alessio Soleri e Pell. Cesarini veda lui, partito per Foligno P. Gonella, giunto già frà Alessio Cecchettini. P. Simi “si è con esso proceduto come procede un Calvinista rapporto alla Penitenza, per cui crede bastante una nuova vita, e la giustificaz. del passato ottiensi colla sola Fede senza necessità di soddisfazione”, frà Placido Guiducci).

(201) Il 28 ai PP. Greg. M. Falchi a Cuglieri (ancora sui cambi monetari, tasse, s. congreg., P. Brandini dovrebbe venire in terraferma per taglio di un tumore, ma per mantenimento e spese se l’intenda col prov., sproprio del P. Solinas da Sassari per filiazione), Gio Ang. Achilli a Cesena (cappello foderato di P. Magnani, venderlo e dargli il denaro), Gio Ang. Bazzoni a S. Giorgio (stud. P. Alloggi ), Dini (conf., da P. Giberti sappiamo che P. Conti non vuol obbedire e restituirsi a Budrio. ”Ecco i frutti dei Beati Superiori, che per non inquietarsi non vogliono fare il loro dovere”. Dice il Conti che, avendo fatto parlare all’arciv. da persona qualificata, ne ha riportato in risposta che tutto è stato per insinuazione dei Frati. Occorre assicurarsi delle intenzioni di Sua Eminenza e se questi vuole che lo si assegni a Bologna lo si faccia, ma prima ritorni a Budrio), Gius. Fil. Natali a S. Gior. (“anche se fosse in verde osservanza la circolare del fù Nro Antecessore Rmo Vernizzi di b(eata) m(emoria), le circostanze relative a P. Alloggi non sono quelle, percui la licenza deve essere eseguita nei termini precisi”), all’avv. Dom. Ant. Muttarelli a Benevento (atto irregol. ed inopport. fatto dal legale di Napoli; bac. Monti, priore Mattei).

(202) Il 4 ai PP. Dini (continua: secolarizz. del prof.° Cantua), Alessio Gaet. Maggioni a Città di Castello (“ha fatto bene ad ubbidire”,”tutto mettiamo in oblio”), Belluomini a S.M.N. (nessuna licenza data a P. Monaldo Lippi di prolungata lic., debiti di P. Paoletti, reclamo don Conti, faccia per noi qualche risposta, P. Simi), Franc. Volpini a Piacenza (conteggi di Borgo S. D. con P. Mariani al ritorno da Milano dopo Pasqua), Mariani a Milano (idem, stato dei fondi e fabbrica).