Carlo Piola Caselli
Il card. Carlo Francesco Caselli (parte seconda)


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     La dirama in giornata ai provinciali Dini a Cesena, Mariani a Reggio, Vallaperta a Guastalla, al rettor provinciale Savelli a Pistoia, al presidente Bonanomi a Milano. Ma, se è vero il detto, ‘morto un papa se ne fa un altro’, a maggior ragione vale per un cardinale protettore. Infatti, il 24 agli altri provinciali Venturini a Padova, Celsi a Venezia e Negri a Caselle, come possiamo leggere nel copialettere, dà notizia anche del nuovo : “Si avvisa, come sopra, e si aggiugne la consolante notizia, che la Sovrana clemenza di N.S. ci ha già assegnato il nuovo Protettore nella persona del Sig.r Cardinale Vincenzo M. Altieri, onde potrà co’ suoi ordini comunicare ai Conv(en)ti di quella Prov.a tutte e due le nuove. L’Arme è campo azzurro con sei stelle poste a triangolo”. Nei giorni successivi provvederà a ragguagliare anche i primi cinque ed a darne personalmente notizia pure ad altri. (195)

     Altieri (di un’altra famiglia di prelati, di cardinali, vanta anche un papa, Clemente X, anche se proprio questo pontefice, per conservare ai posteri questo cognome è ricorso all’adozione di un parente), nato il 27 novembre 1724, nominato da Pio VI suo maestro di camera nel 1775, è stato creato cardinale ‘in pectore’ nel 1777 e pubblicato nel 1780 (diaconia di S. Giorgio al Velabro poi a S. Angelo in Pescheria). Purtroppo, tra pochi anni, nelle aspre vicende della repubblica romana del 1798, mentre il papa verrà portato in Francia in cattività, Altieri, camerlengo del sacro collegio dei cardinali, trovandosi a letto gravemente ammalato e sotto minaccia di esilio, per non esser rinchiuso con gli altri porporati nel monastero delle convertite, rinunzierà alla porpora e poco dopo, nel febbraio 1800, morirà. Risoluzione presa unicamente per la debolezza delle forze, non per volontà d’animo, come protesterà pubblicamente. E’ infatti vietato rinunciare, impegnando, il colore stesso della porpora, i titolari ‘usque effusionem sanguinis’ a difendere, anche con il martirio, la propria fede ed il proprio attaccamento al papa. Possiamo ricordare la riflessione che abbiamo fatto tra ‘essere’ ed ‘avere’.

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(195) Il 24 ai PP. Negri (aggiunge: se il converso Bogialla non si porta bene, Baudisson lo levi da Asti, senza tracheggiare, bagni di Franzeri per la sua paralisi, ordinati dal medico, spese giustificate, toccano al convento), Am. Gonella a Cibona (pat. vic.° priore di Gubbio, andarvi urgentem., malgrado il maltempo, per parlare col superiore prima che parta), Dini (liberaz. di frà Fil. Ricci, avv.Gius. Cella, che P. Franc. Conti rimanga a Bologna e attestato esagerato della sua condotta a Budrio; card. Altieri; priore di Civitella), Belluomini (P. Gonella, pat. c.s.; prof.° Curti carcerato in fortezza a Codogno, non essendovi carcere in conv., “Comunque però siasi o in Convento, o fuori, conviene darsene pensiero”. Giovani in abito secolare noi dispensiamo mal volentieri, tanto più che non ha senso lucrare 15 o 10 gg. sui due di Todi e Perugia, lo concediamo ma ne usi con moderazione. Sua risp. al vesc. di Ancona ci servirà di regola; P. Simi; card. Altieri), Gio Franc. Conti a Budrio (lo redarguisce, conseguenza dei suoi comportam. passati), Luigi Grati a Perugia (quar. tre volte la settim. troppo, dovendo occuparsi dei giovani; P. Boni, permesso di assistere nelle conclusioni i prof.i Calamata e Delli), avv. Cella a Bologna (ordine di mettere in libertà frà Ricci, mentre nulla possiamo fare per P.Gio Franc. Conti), don Franc. Mauro a Francavilla (confraternita della morte ed orazione, terziarie del ns. ordine, per il resto dalla s. sede si prescrive di iscriversi a qualche compagnia canonicam. eretta, cui hanno mancato quei missionari, si iscriva, così si può rimediare), il 28 ai PP. Am. Cotogni a Narni (donaz. di 200 sc. dal sig. Massi per la sua anima, SS. Sacramento all’altare di M.V. SS., e alla cappella, il 3° punto va precisato meglio, con atto notarile), Mazzasogni ai Servi (quar.), Gio Ang. Stabilini a Reggio (prof. Siffredi e Beretta), Franc. Solinas a S.M.N. (regolare affiliaz. col conv. di Sassari), Mariani (approva elez. priore Stabilini, facoltà per la visita dei conv. di quella prov. per i casi a noi riserv., confess.; “La morte del march. di Licciana ci ha liberati da molte vessazzioni. Sentiamo che quei feudi ora ricadano al Vicariato Imperiale”, arme Altieri da notificare ai suoi conv. ed al P. presid. della Lombardia Austriaca),