Carlo Piola Caselli
Il card. Carlo Francesco Caselli (parte seconda)


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     Il 3 giugno ilarizza con Prosperi su P. Predieri, non ancora partito: “Convien dire, che si trattenga per pagar debiti. Oh che conversione!”. (164) Il 7 riscontra all’eminentissimo card. Gio Franc.° Albani, decano del sacro collegio, proponente il suo architetto Francesco Ferrari per S. Marcello, ma dipende dal discretorio, percui chiede dilazione fino al ritorno a Roma.

     Il 14 al P. Filippo Bottacci a Foligno, latore è P. Ragghianti studente di morale, “l’abbiamo interrogato sopra quel poco che ha studiato qui, e l’abbiamo trovato ben istruito”, perciò lo raccomanda alla sua assistenza. Si è applicato sui tre primi trattati del Besombes (165) e potrebbe proseguire sull’Antoine, che dice d’avere. Finalmente ci si svela cosa si studi, sotto la supervisione del generale, nei conventi serviti. Particolarmente interessante che menzioni come testo base quello di Arnauld Antoine, così strettamente legato a Port Royal, mentre nel metodo dell’Adami era contemplato nella costellazione dei teologi da tratteggiare, ma non gli era dato un posto così preminente. Non solo, ma Caselli lo indica invece fondamentale, sia pur in chiave critica, soggiungendo, infatti, che la sua attenzione “si ridurrebbe a fargli le necessarie spiegazioni (,) ripetizioni ed esercizio. Medianti le di lui cure speriamo di ritrovarlo avanzato nel nro passaggio p(er) quella città”.

     Il 18 informa il rettor prov. Gius. Savelli a Firenze che il 22 sera spera, da Arezzo, di giunger colà, pregandolo di avvertirne il priore. Il 19, ancora da Perugia, scrive a Canepari a Parma, a Mariani a Reggio ed a Vallaperta a Guastalla. (166) Il 20 parte da Perugia, diretto a Firenze, dove lo raggiunge Facchini, poi prosegue per Bologna e scende ai Servi, da dove il 28 riprende l’epistolario, con una lunga a Prosperi: licenza di un mese pel bacc. Panzacchi per respirar l’aria di Cibona, onde rimettersi, lo prega di complimentare il gen. ed il proc. gen. dei carmelitani per la loro graziosa visita, saluti all’emo protettore Corsini, soggiungendogli che, nel passaggio per Firenze, non avendo avuto tempo sufficiente per presentarsi al sovrano (!), ha creduto bene di tirar innanzi, tantopiù che il principe era alcun poco incomodato. Non ha mancato di sentire il sentimento dei religiosi e “le loro necessità, che si vanno facendo sempre più gravi”. Compiega un certificato dell’insinuazione fatta alla curia vescovile di Piacenza (al ritorno, porterà a Roma tutti gli atti) dell’appellazione della causa di Creara, da dare ad un avvocato, di cui non ricorda il nome, abitante di fronte a S. Maria in Via, chieda a frà Pietro, il quale dovrebbe procurarsi copia autentica della lettera del 7 luglio 1791 del vescovo piacentino al card. Pallotta, che dovrebbe aver dato ormai riscontro anche all’emo Roverella pro uditor ss.mo, può informarsi sul contenuto, in modo che ci si possa regolare. Nell’entrante settimana, se si accomoda il tempo, conta di partire per Ferrara e poi, entro otto giorni, restituirsi a Bologna. In questi giorni, intanto, effettua le visite a S. Maria dei Servi della città ed a S. Lorenzo a Budrio. (167)

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(164) Il 3 ai PP. Franc. Lomi a Montecchio (racc. buona discipl. dei giovani e del conv.), Am. Davide a Montefano (P. Rossi, esame della conf. e teol. morale, emo vesc.), al dott. Gio Withs Righi a Montalto di Castro (non ha altre copie dell’offizio di M. SS. Addol., avendola avuta per caso, si vedrà). Il 7 a Prosperi (freddo a Perugia, P. Redaelli, preferisce non creare precedenti, archivista, revisore, P. Predieri, Rosa M. Nucci superiora in Ascoli, Cappellaria, furto a S. Prassede ed affliz. dell’ab. Riva, ieri giunto da Bologna P. Zampi con lo spoglio Bottacci, salute di P. Zannutis), il 10 ai PP. Prosperi (“Alla lettera del Messico ed alla supplica risponderemo poi, perché oggi non abbiamo tempo”, per il prof.° Ang. Beltrami rivolgersi al nuovo prov. di Lombardia. Conv. con censo passivo di 500 scudi con la ‘cassa della religione’, altro di 1.200 contratto nel 1777, vedere i reg. di P. Clementi), Pell. Marazzani a Borgo S. D. (concede che il dott. Pasqualini rimanga solo fino al prossimo termine delle scuole, conti econ.), Dini (risoluto a partire ven. 20 da Perugia per Bologna, passando per la Toscana, contando arrivarvi il 26 sera, se ci saranno varianti lo avvertirà), l’11 ai PP. Gio Ant. Negri prov. a Torino (rallegr. con tutti, compl. a lui, al P. vic. gen. a cui scriverà a Tortona, al P. socio, pat. di conf. e priore per il mro Giac. Fil. Caselli per Castelnuovo Scrivia. Se ottiene il permesso della visita, ”usi pure le dispense sopra i Casi Nostri”, P. De Margarita fac. conf. da P. Clementi il 27 mag. 1788, P. Ferrero), Fil. M. Schiavi a Tortona (ringrazia della presidenza assunta alla dieta), Franc. Zannutis a Gubbio (viaggio in patria di P. Diani), al sig. Stefano Girelli, f.llo di P. Sostegno, a Fossombrone (non vero sia Monte Cicardo quasi luogo di relegazione, percui deve prestarsi con religiosa rassegnaz. ai suoi doveri), il 14 ai PP. Fil. Pavesi ad Ancona (quar. ‘95 e ‘96, non è poss. l’ann. a Budrio o Cesena), Franc. M. Testafochi a Vignale (febbre, salvo il giorno della dieta, fatiche aggiunte), Pell. Marazzani a Borgo S. D. (messe del 1788 poi perpetue del 1795, corrispettivo vestiario in S. Anna, Pell. Bonfichi), Prosperi (petiz. bacc. Panzacchi, lettera dal Messico, dieta d’Asti preceduta dal breve pubblicato, P. Predieri “Abbiam pur voluto vedere dove arrivava la sua indiscretezza”, intimargli la partenza, P. Facchini recitato il panegirico a Napoli non ancora tornato, lic. d’un mese per Roma a P. Trabucchi. C. conta di partire per Bologna il 26), Agapito Boccanera a Città di Castello (studente sac.), don Cristof. Spinola in Messico (fondare la congr. del terz’ord., per il passato ricorra alla S. Sede, esponendo il dubbio).

(165) Jacobi Besompes, 1768, 1774 e 1791; Antoine Arnauld e la logica di Port Royal, www.filosofico.net/Arnauld.

(166) Il 17 al P. Bernardino Penna ad Ischia di C. (pat. conf., si eserciti nella morale), il 18 ai PP. Canepari (conteggi grossi debiti di P. Sbarra), Mariani (riscossione nella prossima visita prov., confess., debiti di Sbarra, spiace siasi conferm. Tonarelli priore di Licciana, sospettosa amministr., riveda bene i conti. Il march. s’impegna per costoro, credendo di far bene, invece s’inganna. Per i legati supplica alla s. congregaz., chiarimenti mai avuti da Tonarelli, per Reggio unica grazia ottenibile a Roma l’altare privilegiato della Madonna, ma con tante limitaz., che non gioverebbe all’intento, da Bologna indulto per novizio Sardi, mancandogli l’anno di probazione), Vallaperta (“Dopo il glorioso Capitolo di Reggio”, conferm. superiora di quel collegio suor M. Giuseppa Pastorini, P. Trabucchi a Roma, reliquia di S. Teresa per la Ortalli, augura salute e prosperità per la visita di Lombardia che intraprende a metà lug., gli conferma le consuete facoltà, piacere di rivederlo a Bologna. E’ stato da C. il P. Girelli, cui non piace Monte Cicardo “ma l’abbiamo subito mandato via, dicendogli che ubbidisca”. Libero il pulp. di Padova per Venturini, o Milano o Mantova. Domani parte).

(167) Menziona anche frà Angiolo Bertazzoli, P. Facchini lo raggiunge a Bologna, P. Predieri fa l’ingenuo, ma la sua partenza da Roma l’ha differita di due mesi! Per le visite, O.S.M., Registro.