Carlo Piola Caselli
Il card. Carlo Francesco Caselli (parte seconda)


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     Nel procedere alla ballottazzione il 14 in Alessandria per ammettere il quindicenne Giuseppe Rossi, mancando i numeri, i PP. Pietro Ferrero priore, Amadio Astori, Giuseppe Ferreri, Alessio Borletti e Luigi Fiorano chiedon l’ausilio dei confratelli del Castellazzo, PP. Paolo Giuseppe Caselli partitario, Fortunato Novellone, Francesco Majola, Francesco Marazzani, Gio Angelo M. Pellati, Gioachino Panizza e Giuseppe Majola priore, che si riuniscono il 17. (152)

     Il 19 si rallegra con Testafochi per il felice arrivo a Torino e dell’operato, “di cui ne abbiamo veduto l’effetto, essendoci stato comunicato l’articolo proven(i)ente da quella Segreteria di Stato per il Nostro affare”. Se questa risposta fosse arrivata una settimana prima, avremmo già il breve, ma per “le vacanze dei giorni Santi e Pasquali” non potrà aversi che il sabato dopo la dom. in albis e per mezzo dell’ab. Treves verrà spedito a quella segreteria degli affari esterni e fatto passare al senato. Contemporaneamente trasmetteremo la circolare per la disdetta del capitolo (non si può spedire prima, non potendo portare data anteriore alla spedizione del breve), supposto che il S. Padre non vada fuori Roma, come era solito, cosicché la cosa andrebbe più a lungo. La prossima settimana si saprà. (153)

     Vallaperta ha accettato di fare le sue veci al capitolo di Reggio, percui il 23 lo ringrazia. Oltre al provinciale e socio, si dovrebbe eleggere il definitor generale, cui si è candidato solo il P. Canepari. Il bacc. Zuffinetti, di talento, si esporrà. La data è fissata al 20 maggio. Conferma la partenza stabilita per Perugia, dove farà la visita a S. Fiorenzo. “Quella di Lucca poi la differiamo al altro tempo”. Ad Antommarchi a Reggio raccomanda di vigilare segretamente nel capitolo provinciale, che tutto si svolga linearmente e sommessamente. Il 23 informa Dini che l’emo Rovarella ha gradito moltissimo la deferenza verso la petizione di quelle monache di S. Biagio ed in visita si determinerà un tempo discreto per definire. A Solinas raccomanda di procurare il comodo di una buona rimessa per la carrozza. (154)

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(152) Idem, ballottaz. il 4 ag. 1795 per Fil. Scazzola, il 6 firmano al Castellazzo Gius. Majola partitario, Franc. M. Marazzani, Paolo Gius. Caselli, Gioach. Panizza. Gio Ang. M. Pellati priore. Intanto, il 20 apr. 1794, festa della Resurrez. di N.S., vien vestito chier. il Rossi dal priore Pietro Ferrero, nella capp. della V. Addol. nella ch. di Alessandria, presenti quasi tutti i religiosi ed alcuni parenti: dopo la vestiz. segue un breve discorso del priore sullo stato che intraprende, obblighi ed uffizi, e gli vien imposto il nome di Gius. M.; il 9 ott. si propone la vestiz. del converso Ant. Cresta a S. Stefano ad Alessandria. O.S.M., Saluzzo, Libro de’ Partiti et Memorie.

(153) Continua (dim. prof.° Giac. Ferrero, pat. conf. Pio Ricaldini, al P. Asinelli risposto in base al decreto, conferma prossima partenza per Perugia, vi si tratterrà fino a metà giu. od oltre). Il 19 ai PP. Secondiano Alessi a Todi (disp. a non interv. al capitolo), Gius. Zuccari Bovi a Reggio (pat. conf.), Franc. Cubeddu a Cibona (vac. in patria), Franc. Monsignorini a Ischia di C. (mons. vesc. Bartoli visitato qui di persona, supposto progetto di valersi di quel convento pel seminario de’ suoi chierici, passando per Acquapendente lo autorizza a fargli visita, senza dir troppo), il 23 ai PP. Bonf. Bartoletti a Soragna (pat. conf.), Giac. M. Centeneri a Faenza (ordine di sosp. prestito lucroso di tappezzerie e fregi), Dom. M. Viani a Ferrara (rallegr. per la pred. di fronte a personaggi, dice di rimetterci 13 sc. quando invece gli abbiamo fatto duplicare l’onorario).

(154) A Dini a Cesena (pat. conf. Magnani, pagam. al sig. Gio Celestini in conto della ved. Zanerini, Predieri sta pag. a rate, il proc. gen. ritirerà da Facchini anche per C. quanto riuscirà, spoglio Bottacci in denaro, oro, arg. e libri, se due conv. voglion div., facciano, professi, pat. dei priori a mezzo P. Grossi, Casotti mro dei novizi non gli piace). Ai PP. Franc. Solinas a S.M.N. (Colacicchi non è comparso, cedola del P. Cardi Cigoli), Gio Pietro Rossi a Reggio (espulsione novizio Piantanida, sua salute cagionevole). Il 26 ai PP. Fil. Araldi a Genova (petiz. di frà G.B. Scarsi, chiede chiar.), Mazzasogni ai Servi (sua da Fontana, tramite P. Grossi partito per Faenza patenti dei priori e reliquia per Vallaperta), Carlo Falcioni a Corneto (disp. partecip. al capitolo), Mauro Trabucchi ad Ancona (su una petiz.), Dini (conteggi Predieri, somme tramite P. Grossi), Mariani a Reggio (presidente del capitolo Vallaperta prov. della prov. di Mantova di grande merito ed imparzialità, s’esporrà al magistero il bacc. Zuffinetti “il quale per le critiche circostanze del conv. di Torino ebbe licenza di rimanere circa un mese e mezzo in Patria”).