Carlo Piola Caselli
Il card. Carlo Francesco Caselli (parte seconda)


Pagina 97 di 300       

%



     Riceve dal card. Rovarella un biglietto con l’istanza di donna Alma Eletta Alberini, affinché venga accordato alle Monache di S. Biagio di atterrare una casa comprata da quel convento, e ne informa Dini. Il 12 ringrazia il conte Melchiorre Gaddi a Forlì, per essersi compiaciuto di gradire, anche a nome della famiglia, la Fratellanza all’Ordine, come ha scritto al conte suo figlio “quale abbiamo riveduto colla maggior soddisfazione”. Ha infatti promosso, con la comunità locale, il “nuovo piano per il riattamento della Cappella di S. Pellegrino”,”nelle sue mani tutto rinasce felicemente”.“Così fosse per riuscire l’intrapresa fabbrica del Nostro Convento, alla quale spereremmo di poter fare nell’anno corr.e almeno di fuga una visita per quelle provvidenze, che potranno occorrere. Colla speranza perciò di rivederlo ci rassegnamo”.

     Infatti a Forlì, verso occidente vi è l’elegante Palazzo Gaddi e verso levante la chiesa di S. Maria dei Servi o santuario di S. Pellegrino Laziosi, con la terza cappella a destra riccamente decorata, a lui dedicata, e tante altre pregevolissime opere. Nato da nobile famiglia forlivese, (san) Pellegrino, di fazione ghibellina, aveva aggredito il generale servita (san) Filippo Benizi inviato dal Papa colà, ma non avendo l’offeso reagito, si pentì e nel 1292 entrò nello stesso suo ordine a Siena. Proclamato poi santo, è molto venerato per la cura di ferite, ulcere e tumori. (150)

     Il 16 conferma a Bernasconi a Pergola “Essendoci determinati d’intervenire al prossimo Capitolo della Sua Provincia, e poscia in Perugia medesima fare la visita de’ Conventi = S. Angelo in Vado, Piobbico, S. Marino, Città di Castello, Città della Pieve, Pergola, Gubbio, e Passignano, gliene diamo l’avviso, onde né passi notizia a chi spetta”, raccomandando però “quelle disposizioni” che possano riuscire “della maggiore economia e minore incomodo possibile de’ Conventi”, mostrando molto spirito di discrezione e parsimonia, in considerazione anche dei difficili tempi. (151)

* * *

(150) Nel settecentesco palazzo Gaddi troveranno posto varie collezioni cittadine, oltre al Museo del Risorgimento dedicato ad Aurelio Saffi. Al priore di Monterano Giac. Granelli (lic. a non interv. al capitolo, purché trasmetta le carte), il 16 ai PP. Sost. Girelli (ricorso al P. Boni, cui spetta esam. i fatti), Luigi Boni (ric. di Girelli contro Basilio Balleani), Carlo Bonfichi a Parma (quest. ammin., spese per defunto, chirurgo, biancheria etc., da regolare coi PP. di Piacenza, P. Verando ci sappia dire il debito al ”netto dall’olio. Posata e bicchieri”), Pir. Dotti a S. Gius. (destinaz. P. Boselli al posto del fu Bottacci al collegio, regolare con Perugia lo spoglio, predica fino a metà, supplita da P. Zampa, cera, posata=vitto), Zampa a S. Pedretto (ritorno da Torino, S. Padre, rimborsi con cambiale a Bologna), a don Luigi Bareni a Borgo S.D. (chi voglia abbracciare la relig., deve rivolgersi al prov., ma non gli sarà permesso ritenere i due benefizi semplici né dispensato da altre spese).

(151) Continua (debito Paoletti, affare Verando, P. Domenichelli, Curti). Il 19 a P. Lucio Bonomi dell’oratorio di S. Fil. Neri a Ripatransone (ben. abitini de’ Sette Dol. e fondare la compagnia).