Carlo Piola Caselli
Il card. Carlo Francesco Caselli (parte seconda)


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     Il 20 mattina parte per Forlì, da dove il dì seguente scrive al P. Clemente Zampi ad Orvieto, al P. Gio Angelo Bernasconi a Pergola ed a Prosperi a Roma. (109) In questi giorni effettua la visita a S. Maria dei Servi (o santuario di S. Pellegrino Laziosi), con pregevoli affreschi, a Forlì, ed a S. Antonio Abate a Forlimpopoli. Di passaggio a Faenza, riesce ad appurare che non era stato difetto di frà Ramponi, bensì dei ricorrenti che, avendo smarrito alcuni capi, per non tenersi obbligati a pagarli, “avevano intavolato quel gingillo” di addossargli la colpa!

     Da Forlì il 25 scrive ai PP. Dini ai Servi di Bologna (trova anche la vena di scherzare sul vic.° priore di Faenza nei riguardi del P. lettore Casotti: “Perché buono, e fa decoro, lo vorrebbe; perché mangia: no”), Centeneri a Faenza, Rabbi a Budrio, al laico Sambinelli a Reggio, il 26 al gonfaloniere e priori a Montefano, a P. Davide a Montefano, il 29 ai PP. Testafochi a Vignale e Filippo Verando a Savona. (110)

     Il 1° ottobre arriva a Pesaro, infatti il 3 avverte Prosperi a S. Marcello “Siamo in Pesaro da jeri l’altro in qua, dove abbiamo trovato l’Emo Busc(h)a pranzato insieme, e dopo pranzo Egli è partito p(er) Rimini”. Il 6 sera conta di arrivare a Senigallia, quindi di andare ad Ancona e circa il 20 o 21 a Foligno. (111) Intanto, a Pesaro, effettua la visita della malatestiana S. Maria delle Grazie, con bel portale gotico in pietra rossa e nell’abside il tempietto con il veneratissimo dipinto rinascimentale della Madonna cui è intitolato questo santuario, e scrive varie lettere, l’ultima delle quali è nuovamente per Prosperi, a S. Marcello, del 5, con cui lo ringrazia “della relazione dell’accaduto incendio”, ma non ha avuto la prima scritta “tumultuariamente”, ossia nel trambusto. Questa volta si esprime con vene di sarcasmo pilotato, “In Sinigallia non mancheremo di far sentire a quel Priore i suoi doveri rapporto ai personaggi raccomandati dai Superiori … E’ veram(ent)e graziosa, che nei Conventi ora i Religiosi si credono padroni di fare alto, e basso, ed alloggiare chi loro piace senza licenza de’ Superiori, e se q(ues)ti talvolta raccomandano si credono di ricevere un aggravio. D’ora in avanti converrà non più raccomandare, ma comandare, come si ha vera, e legittima autorità di farlo” … “Rapporto al P. Saladini faccia pure quanto gli è stato ingiunto dalla Congregazione di Stato. Che se costui capiterà male, non sarà contro i suoi meriti. Faccia ‘de mandato’ il Rescritto per la fondazione richiesta dal P. Compagno del P. Mro del Sagro Palazzo Apostolico”.

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(109) Ai PP. Zampi (avvento e quar.), Bernasconi (ricorso di frà G.B. Lavagna contro il priore di Passignano Andr. Panichelli per una posata d’arg. da 6,5 sc.: uno dice consegnata, l’altro mai ricevuta), Prosperi (“rescritto della comp. 7 Dol. richiesto dal Proc. Gen. d’Ara Coeli”, Sbaraglini vorrebbe secolarizzarsi a spese della Relig.: 100 zecch. dal conv. di Reggio + 50 di frutto, più paga per magistero e baccalaureato, ha fatto ricorso a Modena e sentiremo il risultato, rescritto per S. Pietro in Corte, difficoltà della congregaz. del concilio, comp. de’ Sette Dol dei carmelitani, nostra in S. Agnese, costituz. di Clemente VIII).

(110) Ai PP. Dini (nulla sa di Pistoia, P. Giusino, Cesena, P. Rossignoli, priore Malvezzi), Gio M. Centeneri (questione addobbi “e per ora basta”), Gio Ang. Rabbi (spiacere siasi divulgato di P. Lodi, essendo materia delicata, percui è necess. tenerlo lontano, anziché voler tornarvi a tutti i costi), a frà G.B. Sambinelli (saluti a don Giac. Pisi), al gonf. e priori di Montefano (destinaz. di un conf. abiliss., circostanza dei sac. fr., merita i suoi riflessi), al P. Am. Davide (P. Diani trattenuto, P. Tazzi confess. abile, predicatore per l’avvento, piacere di vederlo ad Ancona), ai PP. Testafochi (pat. di conf. per i PP. Camminata e Delbecchi, quar. a Cassine, bene P. Sicardi “quantunque ci giunga affatto nuovo, che Egli faccia il Predicatore”, “Il petulante P. Grati resterà così, come si merita”. Brameremmo saper quali privilegi abbiano i PP. Caisotti e La Croix di non dire l’ultima messa in S. Salvario), Fil. Verando (per messe non segnate, essendosi autoaccusato, risarcisca entro due mesi, rimarrà alla sua coscienza chiedere alla s. penitenzieria la necessaria assoluz., altrimenti sarà castigato come merita. Ad Ancona potrà dirizzare la sua risposta).

(111) La lettera a Prosperi continua, con venature ironiche (“Il celebre Fa(l)loppa ritornato a Reggio da Bologna”, non vuol stanziavi, è venuto a Forlì da Noi, ma C. non lo ha voluto ricevere, mettendo di mezzo i cappuccini, poi a Cesena il fratello di mons. Buschi, ma la lettera che gli ha esibita non ha il sigillo del prov. di Lombardia, Bardi), il 3 al P. Bernasconi a Pergola (che il 6 sarà a Senigallia per 4 o 5 gg., indi ad Ancona, spera di vederlo), il 5 al P. Gius. Veronesi a Reggio (latore il Faloppa stesso, di usare indulgenza perché la faccenda si appiani), all’avv. Mauro Buschi, fratello di monsignore, a Cesena (poiché il laico frà Nic. Faloppa si è invece diretto dal P. guardiano de’ minori riformati, dal che si vede qual capitale fare delle sue promesse). La questione fa consumare altro inchiostro, infatti C. deve rivolgersi ancora ai PP. Veronesi a Reggio (per informarlo), Paolo Alessa. Piraccini a Cesena (per la commendatizia dell’avv. Buschi, ma per la quinta volta recidivo, più non gli gioveranno i mediatori), Flaminio da Faenza guard. de’ minori rif. a Cesena (per nutrire la speranza che lo scellerato si emendi). Passando ad altro, ai PP. Am. Davide a Montefano (replicate dilazioni del P. Diani, pretesi mali, accordiamo fino al 24. C. conta di partire per Senigallia e sul finire dell’entrante settimana per Ancona, sarà quindi avvisato per la visita), Gaet. Ang. Mariani a Parma (vicenda Faloppa, poi del P. Correrini, che dovrebbe rispondere con lettera alle premure di S.A.R. il duca di Parma esponendo i motivi, ed ubbidire, almeno per un mese! Questione Alomelli), Giac. Fil. Cocchiaroli a S.M.N., (P. Nic. Pace, 20 gg. di lic.), Fil. Bodrati a S. Angelo in Vado (rinnovo pat. di confess.).