Carlo Piola Caselli
Il card. Carlo Francesco Caselli (parte seconda)


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     Il 1° luglio invita ad assumere informazioni P. Angelo M. Scovoli a Senigallia, risultandogli che P. Cerbone Desideri abbia intrigato per combinare “un matrimonio disgustoso ad uno de’ parenti della zittella”, usando prudenza e cautela “per andare al riparo dalle tristi conseguenze che vengono minacciate”, raccomandandogli di guardarsi bene dall’essere parziale. Accorda a P. Giacomo Villaggi a Lucca di prolungare il soggiorno di altri 40 giorni presso sua madre inferma ma, se gli abbisognasse altro tempo, ne dia notizia alla sacra congregazione. Avverte Dini a Cesena che non gli sarà possibile tornare a Bologna a fine luglio, ma forse a fine agosto, a causa dell’intricata faccenda di Borgo San Donnino, intanto inizi pure la visita, e che P. Centeneri “ci scrive che conterebbe d’andare ad accompagnare Mr Vescovo di Faenza a Firenze in occasione che va a ringraziare S.A.R. p(er) alcune sue Par(r)oc(c)hie”. Nulla osta. Procurato al vesc. alloggio nei conventi dei servi di Bologna e di Firenze, accontentandoci “di ammirare il suo zelo”, “quantunque apprezziamo moltissimo la benevolenza di quel Prelato versi il Nro Ordine”. Poi, passa alle dolenti note: “Che il P. Vitt.° voglia allontanarsi dall’Italia, non lo sappiamo credere, mentre non sappiamo persuaderci che abbia Egli tanta quant.à di denaro. Andiamo lusingandoci che frà non molto ridotto alla miseria si farà vedere verso le parti d’Aless(andria)a, ed abbiamo p(er)ciò data qualche disposiz.e onde al caso ritorni all’Ord.e, che per un tratto di pazzia ha abbandonato”. (95)

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(95) A Scovoli continua (prof.° Masi), a Prosperi (circa un custode d’un nostro oratorio in Alsazia), a Dini (che si presterà a tutto, anche a distanza, PP. Mellini a Civitella e Lodi a Imola, dovrebbe essersi fatto luogo a qualche disposiz. dell’emo arciv. di Bologna). Al P. Gio M. Centeneri a Faenza (circa P. Placci “abbiamo in costume di nulla determinare senza esserne eccitati dai rispettivi PP. Provinciali”, accompagni pure mons. vesc. a Firenze, ma ne ottenga il consenso dal suo prov.), al prof.° Pacif. Gorla a Montecchio ( 7 pezze dal sig. Pietro Ant. Masi per ord. del sig. Carlo Mirabella suo zio, altre 4 che gli farà avere), il 3 al P. Paolo Lazari (annuale di Bologna).