Carlo Piola Caselli
Il card. Carlo Francesco Caselli (parte seconda)


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     Piuttosto dura quella al P. Carlo Radaello a Como, sull’opacità dello spoglio Bellini spettante al convento di Borgo San Donnino con procura del provinciale Mazzasogni, “Le convenzioni veramente hanno luogo nelle cose oscure, non nelle chiare: Ora nel caso n(os)tro essendo liquido il diritto, tutto dovrebbe esser chiaro, qualora con buona fede pienamente fosse stata enunciata la precisa qualità e quantità dello spoglio” … “ non sappiamo per quale ragione, mai non siasi voluta fare” “induce la parte meno sincera” a discapito ma “colla nra interposizione ed approvazione non intendiamo in verun modo di partecipare ai peccati altrui, se mai ve ne fossero o p(er) l’una, o l’altra parte. Unicuique suum” … “è questo il Nro p(rinci)pio e sopra questo supponendo” “la convenzione” fatta ”da lui mediante gli opportuni lumi v’interverrà la Nra approvazione. Questi dunque staremo attendendo dalla sua onoratezza colla maggiore possibile sollecitudine”.

     Il 24 compone, tra le altre, una consolatoria al P. Bentivegni, giunto come reggente a Roma, per l’irragionevole contegno verso di lui di P. Piermei ed il conseguente bisbiglio cui dà luogo. Così avvenne con P. Bandini allorché, dismesso da quella reggenza, vi fu installato P. Clementi, che stette indispettito parecchi anni senza parlargli, ma “non ne fece caso, se non per farsene merito presso il Signore, compatire chi ha la debolezza di fare giudizi senza fondamento. Essendo imminente la partenza di Piermei, gli faremo sentire la disapprovazione che merita la sua condotta”. “Faccia Egli intanto da par suo il suo uffizio con superiorità di spirito, che è la prosperità degli Uomini di mente, quando nulla hanno da rimproverarsi, che al nro ritorno in Roma speriamo di ritrovarlo contento, ed in possesso di quella stima che merita”. (94)

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(94) Il 24 ai PP. Luigi Ant. Guidotti a Lucca (pat. per Reggio per Gaet. Taddei e per Lucca per Bertoncelli da Perugia, confess. a S. Chiara, P. Campagna ospite 2 o 3 gg., poi prosegua, “non trascurando di tenerlo d’occhio”), Franc. Solinas a Perugia (Bertoncelli a Lucca, arriverà lì P. Castellani), Stef. Antommarchi a Reggio (vegliare su P. Gaet. Taddei), Ambr. Ghioldi ai Servi a Milano (quar. a Racconigi, poi annuale a Torino al 1° mag. con panegir. di S. Pellegrino e si chiude la terza di sett. col panegir. de’ Sette Dolori, ci faccia sapere), Fil. Natali ai Servi (P. Picchetto, quando arriva P. Alloggi lo chiuda per 8 gg. a fare gli esercizi spirit. per l’eccessivo trattenim. in patria, P. Antonini), il 26 ai PP. Franc. Marazzani ad Alessandria (divenuto parroco), Testafochi a Torino (frà Giac. Ferrero a Montiglio, ne hanno precedenza i PP. di Asti, nel decidere, visita precede il capitolo prov., se “farlo in queste circostanze”, C. sarà a Piacenza tutto lug.), Fil. Caselli ad Asti (pulp. di Cassine, si informi se abbia decisionalità quella comunità, magari da P. Lazari che già vi predicò), Paolo Marchetti a Sommariva (quar. 1794 ma è priore, “quando si fa quello che si può, animam nostram liberavimus”, Paolo Lazari ad Alessandria (vorrebbe carne senz’aggiunta: quar. a Ferrara che non vuole, mentre accetta l’annuale a Bologna), Erc. Bonanomi a Milano (prof.° Sinardi, m. del P. Grossi figlio del conv. di Salsomaggiore, P. Bocconi).