Il 5 al P. Giuseppe Sbaraglini a Montecchio, destinato dal vesc. predicatore quaresimale nella collegiata di Domodossola, ricorda che debba riguardo al suo superiore “perché la subordinazione e l’obbedienza dell’inferiore al suo Superiore non è un affare d’arbitrio, ma di legale necessità”. (63)
Il 19 al P. Giuseppe Majola a Castellazzo, se il pulpito quaresimale è già impegnato per P. Marazzani, non tenga conto della richiesta per P. Baudisson. Chiede piuttosto ”come sia stato levato il P. Mro Giannangelo Caselli”,“come surrogato, e perché poi ricusato il P. Mro Panizza”, se non ha agio nel raccogliere ragguagli “ne dia commissione al P. Mro Gius.e Caselli Nro Fratello”. Al P. Gianangelo Baudisson ad Asti offre il pulpito di Castellazzo per il 1794 e rampogna P. Giampietro Dalla Valle a Genova, per aver maliziosamente manovrato, mettendo di mezzo la persona del generale, che conclude “preghiamo il Sig.e che gli ispiri per l’avvenire migliori e più sinceri sentimenti, quali possano meritarsi la Nra considerazione”. (64)
Il 26 si felicita con il P. Gio Angelo Porro ai Servi a Venezia per l’insegnamento della filosofia. Circa la facoltà della benedizione papale, come desidererebbe P. Angelo Marcello per l’ultima predica di quaresima, gli ricorda che una costituzione di Clemente XIII le ha revocate tutte, prima essendo assai frequenti, affinché si impartiscano solo da vescovi ed arcivescovi una o due volte l’anno. Al P. Francesco M. Testafochi a Vignale risponde sulla grazia impetrata dal procuratore generale dei cappuccini per P. Isidoro, mentre circa la dispensa richiesta dal P. Luigi Bertini sul difetto d’età per il prossimo concorso al collegio gandavense, le circostanze non lo consentono poiché i candidati, che dovevano esser ridotti a 10 o 12, invece di scemare sono aumentati a 22, ma se continuerà a studiare tre anni di più, non gli potrà essere che di molto profitto. (65) Al P. Gio Angelo Bernasconi a Pergola commenta le fughe del prof.° Curti da San Marino, una tentata, l’altra riuscita, ringrazia della nota degli ospiti francesi e soggiunge “i concorrenti a questo Collegio sono 23. Vi sarà da scegliere”. Al P. Filippo Dini a Cesena sulle istanze dei civitellesi contro P. Simi, “Cessino una volta quegli inquieti di disturbarci irragionevolm(ent)e. Non abbiamo veramente intenzione di visitare quest’anno quella Sua Provincia”, ma se le circostanze l’esigono bisognerà farla, ritiene P. Bonomi troppo insicuro per poter confessare, ironizza sul fatto che il prof.° Girolamo Perilli sia a Rimini, mentre era stato inviato a Perugia, “Fa costui, per quanto vediamo, la strada a rovescio” con temerità singolare, dia ordini opportuni, accenna a P. Lodi.
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(63)
Il 3 al P. Pietro Dalla Valle a Camogli (quar. a Genova), il 5 ai PP. Gius. Franzeri ad Asti (predicando in cattedr. il P. Predieri, gli occorre un maestro di casa per riscuotere tutti gli emolumenti, aiutarlo nelle spese senza esagerare), Fil. Zappa a Forlì (confessioni), Gio Ang. Bernasconi a Pergola (P. Orlandi, dove collocarlo, novizio Moreni, P. Fil. Cerasoli, priore di Monterano informa che assegnato colà ecclesiastico francese andato a Viterbo per prender le sue cose non è più tornato), il 9 ai PP. Franzeri ad Asti (P. Predieri), Gius. Predieri ai Servi (scritto ad Asti), Franc. M. Grandini a San Marino (Curti deve obbedire), il 12 ai PP. Fil. Dini a Cesena (torbidi eccitati a Civitella contro P. Simi, avrebbe fatto bene a specificare chi. Inopportuno prevenire mons. Buschi, ma mons. vesc. di Bertinoro se da Tivoli verrà a Roma oppure C. andrà da lui. P. Lodi sospeso dalla predica poiché con essa e la confessione avrebbe moltiplicato i suoi misfatti. P. Pellegrino Selvatici), Gio Ang. Rabbi a Budrio (P. Facchini, grave comportamento, fatto bene che non ritorni per il panegirico dei Fondatori, gita a Medicina), Grandini (Curti), Gio Ang. Mazzasogni a Reggio (decreto del provinciale, chieda a lui, ogni legislatore è il miglior interprete delle sue leggi, stato di suo zio), il 16 al bacc. Mich. Rivelli a Pesaro (quar.).
(64)
Ai PP. Luigi Ant. Perando a Genova (sue recriminazioni, visita di C. del 1785), Giannang. Bazzoni a Montecchio (sua docilità), Gaet. Ang. Mariani a Reggio (PP. Stabilini, Franc. Volpini, priore Giovannini, prov. Mazzasogni, priore di Massa, quest. ammin.), il 26 al P. Gio Ang. Porro (prof.° Trolli).
(65)
Continua: (quar., comport. di P. Dalla Valle, quar. di P. Marazzani a Montefano, provvedere per Castellazzo con urgenza, ab. Traves, lic. a P. Alessandria per libri proibiti ‘ad septemnium’), ai PP. Am. Caracciolo a Lucca (chier. Gius. Calamata al collegio S. Fiorenzo), Sost. Ravelli a Torino (nominativi novizi), Gius. Bevilacqua a Faenza (accedat per i suoi studenti), Gio Ang. Mazzasogni a Reggio (accedat per Gariboldo e Corsetti, P. Bertini).
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