Carlo Piola Caselli
Il card. Carlo Francesco Caselli (parte seconda)


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     A madre M. Fedele Melchiorre superiora del collegio delle Serve di Maria di Chieti contraccambia gli auguri, lieto che quell’illustre rev.mo arciv. le segua, il proc. gen. invierà il solito calendario e conclude “Colla maggiore effusione di cuore gli diamo la Paterna Benedizione”.

     Il 19 al P. Luigi Bentivegni ai Servi a Bologna, ricambiando gli auguri, accenna alle conclusioni dei PP. Bonavita e Battisti, rassicuri il primo per il prossimo concorso al collegio gandavense, gli trasmetterà l’Accedat e, non potendo al presente aver la fede di battesimo dalla Corsica, per la situazione politica, ne supplisce quella del sacerdozio. (54)

     Al P. Giannangelo Porro ai Servi a Venezia osserva “Per star lontano dai rumori militari non poteva capitargli miglior soggiorno di quella Capitale”, se vuole può continuare nelle lezioni sulle Scritture. Per la quaresima è segnato per Venezia, per il 1794 a Padova e per il 1795 a Verona, d’intesa con il P. Venturini. (55) Al priore di Montefano “Godiamo delle buone qualità di que’ Sacerdoti Francesi, e bramiamo egualm. Che dal buon contegno e regolare disciplina di quella Comunità Religiosa restino edificati” e al P. Clemente Zampi ad Orvieto significa il gradimento di sapere che predicherà la prossima quaresima nella cattedrale. Esprime disappunto che il card. protettore voglia far partire subito P. Orlandi per Perugia. (56) Col P. Luigi M. Boni a San Fiorenzo, che gli ha segnalato il P. Gadini di Santa Maria Nuova come persona di talento, si meraviglia che gli faccia intendere che voglia levarselo di torno, poiché il solo elenco filosofico mostra abbastanza quanto debbano faticare i lettori come lui per l’istruzione della gioventù.

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(54) Contraccambiando a molti gli auguri, con alcuni entra nello specifico: ai PP. Ang. M. Scovoli a Senigallia (PP. Balleani e Girelli, fac. di conf., al prov. più che a Noi devono esser cognite le qualità dei postulanti, P. Locatelli), Ermen. Sini a Civitella (contracc.), Franc. Solinas a S.M.N. (ringr. per auguri e i soliti capponi, enfiteusi con l’ab. dei cisterc. di Monte l’Abbate vantaggiose, lasciando però esame e determinaz. di tutto alla cogniz. e prudenza di lui con i PP. discreti. Arriverà colà il prof.° Perilli, avvertirlo che alla prima che farà sarà chiuso oltre a risoluz. più gravi), Ambr. Ghioldi ai Servi a Milano (P. Raschigna, bacc. Bosiago pat. a Galliate curia vesc. di Novara, P. Dalla Valle pulp. per il 1793, libero per 1795, di Budrio nel 1794 si vedrà, P. Rabbi), Erc. Ant. Bonanomi ai Servi a Milano (P. Balbi priore di Galliate, bacc. Bosiago, curia di Novara, P. Ferioli già per anni predicatore ordinario a Vogogna, “E’ veramente quel pulpito di una grossa seccatura. Ma che fare? Nelle Nre miserie conviene tener conto eziandio delle carogne. Egli, che ama la Religione entrerà facilm.e ne’ Nri sentimenti”), Gio Ang. Mazzasogni a Reggio (accedat ai PP. Gariboldo, Corsetti, Bertini. Accetti il pulp. esibitogli da S.E. Rev.ma per la quar. in Gonzaga, confess. dei secolari, miglioram. di suo zio), Gio Ang. Bernasconi a Pergola (“jeri sul mezzo g.° è giunto in Roma il converso Fr Filippo Pepi” per S. Nicola in Arcione in luogo del defunto frà Fil. Crucciani. Prof.° Curti ha sbagl. tribunale per esporre che è stato indotto dai genitori a farsi religioso, così P. Fil. Sardi. Se Curti potesse document., con testim. della madre e del fratello, come ha fatto il Sardi, potremmo esser liberati da questo disgraziato. Al Castelli lettera del priore di Passignano, intimare carcere se farà altri debiti. Ci viene rimesso dal card. protettore, al quale il 20 dà riscontro, l’incluso memoriale del P. Franc. Orlandi che per i suoi incomodi vorrebbe rimanere ad Orvieto). Il 22 ai PP. Franc. Marazzani a Cesena (quar. di Montefano. Ancona), Gian Fil. Pontremoli a Montefano (pred. P. Marazzani), Girol. Pichi (quar. a S. Marcello), Luigi Ant. Guidotti a Lucca (pat. conf. da quelll’arciv., quar. in S.Gius.), Gianpietro Galassi ai Servi, Gio Ang. Buscaglia a Pergola, Am. Baldini a Rimini (contracc. anche al fratello e nipote, Benizio Bottacci a S. Gius. (“non ci dispiace la dilazione della pubblica disputa Filosofica di quel Nro Nipote - Alliora - , quando tenda, come egli dice, al miglior successo”, per P. Biancardi si attende l’esito della commissione), Girol. Prigioni a S.M.N. (per divenire lettore, si vedrà appena possibile), Fil. M. Balbi a Galliate (quar. a Vogogna, consegni la carta prima dell’Epifania, premure del vesc., bacc. Bosiago, P. Bonaga di età avanzata, aug. ai suoi degniss. fratelli e cognata), Fil. Sardi a Castellazzo (attestato di non aver mai avuto cariche, non è possibile però raccomand. a quel vesc.), Ant. M. Venturini a Verona (spoglio P. Puchol, lunga malattia di P. Tom. Lugo, credito di 72 veneti del defunto. Il P. Paolo Lazari appart. alla prov. del Piem., ora sta a Montecchio a predic. l’annuale. Il proc. gen. è in camera per un pessimo raffreddore, nota dei PP. def. ai quali piaccia al Sig. dar riposo e quiete), Fil. M. Bassi a Massa Ducale (P. Andrei, quest. amministr.).

(55) Ai PP. G.B. Celsi a Venezia (memoriale di quelle monache, P. Cipriano trinitario scalzo, stava a Palestrina ora è alle Fornaci a Roma distante da S. Marcello, in carrozza siamo andati a trovarlo, ma ora senza di essa non possiamo; P. Palazzoni; cogratulaz. per il pulp. della cattedr. di Imola., auguri anche al P. Priuli), Bartol. Ballester a Genova (stud. P. Leca), Stef. Antommarchi a Lucca (accedat per gli stud. PP. Ferrari, Simonetti, Lodi e Campagna, bacc. Franchini, prossimo capitolo di Mantova, ottime conclus. filosof. del P. Taddei e del prof.° Lupini), Clem. Annibali a Viterbo (conf.), Franc. Paolini a S. Angelo in Vado (conf.), Bonf. Cotta a Foligno, Paolo M. Mapelli a Montefano (annuale e quar. a Cesena).

(56) A Bernasconi a Pergola (PP. Zampi, Orlandi, per darne discarico all’emo protettore, Paolini, Annibali).