Carlo Piola Caselli
Il card. Carlo Francesco Caselli (parte seconda)


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     Il 28 invia al P. Francesco Solinas a Santa Maria Nuova la dimissoria per il sacerdozio di Amadio Bertoncelli, unendo un promemoria dell’ab. Fabbrini de’ Cistercensi di Monte l’Abbate in merito al discretorio, quindi chiede quanti francesi siano toccati lì ed a S. Fiorenzo. (49)

     Al rettore don Pasquale Giannotti vicario del P.M. del Sacro Palazzo Apostolico, a Toscanella, riscontra con dolenti note circa lo sciagurato comportamento del P. Angelo Paoletti, collezionista di debiti, quindi il 1° dicembre ne informa il provinciale Gio Angelo Bernasconi, affinché venga redarguito e castigato, “stante eziandio la qualità della truffa”, percui il rettore deve essere indennizzato. Con la morte di frà Filippo Cruciali in San Nicola in Arcione a Roma, a quel convento serve un converso, che faccia da spenditore e da cuoco, vi sarebbe Filippo Pepi.

     Il 1° dicembre sollecita Gio Angelo Bernasconi a Pergola di inviare al più presto frà Filippo Pepi, di Foligno, stanziante a Città della Pieve, a S. Nicola poiché, essendo parrocchia, non può restare con un solo converso di servizio ed un altro ottuagenario, bisognoso di esser servito. (50)

     Al P. Filippo Ottavio Grati a Cassine l’8 conferma il quaresimale a Racconigi ma, molto secco, lo avverte: avendo “poco favorevoli notizie della Sua religiosità” … “non solo non gli daremo più prediche ma prenderemo altre determinazioni … non convenendo che singolarmente un predicatore distrugga coll’esempio ciò che si suppone edificare colle parole”.

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(49) Il 28 ai PP. Fil. M. Matteucci a Città della Pieve (dimiss. per i professi Dam. Damiani e Luigi Morelli), Franc. M. Orlandi ad Orvieto (rimanda il certif. medico, per poter essere trasf., da esibire al prov. cui tocca valutare), bacc. Gian Ang. Locatelli lettore a Senigallia (per l’elenco dei trattati per l’esame di magistero, per il luogo si vedrà).

(50) Il 5 dic. ai PP. Ang. M. Scovoli a Senigallia (dimiss. prof.° Fil. Nasi), Clem. Annibali a Viterbo (pat. conf., anche se vi è qualche errore formale, continui), Gio Ang. Rabbi a Budrio (il disgraziato Poggi Pollini, P. Facchini, “Per le Terziarie nre di Medicina accordiamo” all’arcipr. Luigi Bertucini la facoltà di conferir loro “in articulo mortis la benediz. con indulg. plen., che si dà ai ns. Religiosi”, non la facoltà di benedire le corone de’ Sette Dolori, in ottemperanza ai brevi d’Alessandro VII del 7 feb. 1657 e di Benedetto XIV del 21 mag. 1741).