Carlo Piola Caselli
Il card. Carlo Francesco Caselli (parte seconda)


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L’omelia latina nella cappella pontificia (1792)

     Anche quest’anno, venerdì 6 gennio 1792, giorno dell’Epifania, Pio VI assiste alla messa, nella sua cappella privata, celebrata dal card. Campanelli pro-datario, riceve i soliti 100 scudi d’oro nel calice d’argento, ringrazia con il solito garbo, poi ascolta l’allocuzione latina dell’ab. Camillo Folcari, terminata la quale, risponde con una sua dotta perorazione, quindi passa nella stanza dei paramenti: assunti gli abiti sacri, si conduce nella Cappella Sistina, per la messa solenne, dove inizia a celebrare il card. Andrea Corsini, alla presenza di 23 porporati (dei quali i card. Carafa dei preti, Salviati e Altieri dei diaconi, prestano il loro servizio d’onore), dei conservatori, del duca di Poli e della prelatura che gode di questo posto distinto in tale solennità religiosa. Le cronache registrano che “La solita Orazione latina vi fu pronunciata con somma dottrina, e presenza di spirito dal Rmo P. Carlo Caselli Proc. Generale dell’Ordine de Servi di Maria, che riscosse il generale applauso della rispettabilissima Udienza”. (1)

     Il P. generale Clementi il 19 maggio invia, da Perugia, dove si trova in dirittura d’arrivo, al proc. gen. Caselli, gli atti del capitolo della Lombardia ed il 21 gli scrive intorno a questioni organizzative. (2)

     Austria e Prussia hanno firmato un trattato contro la Francia rivoluzionaria, dove il ministero pacifista, dei ‘foglianti’, è stato sostituito da quello girondino antiaustriaco. In aprile, su proposta di Luigi XVI infatti l’Assemblea Nazionale ha dichiarato guerra all’Austria (in luglio la dichiarerà anche alla Prussia ed al regno di Sardegna). La situazione nel suo complesso è piuttosto grave, anche in virtù del ‘complotto’ internazionale che si sta maturando ai danni di Luigi XVI, storicamente non del tutto accertato, ma di cui vi sono vari indizi, essendo pervenuta una relazione diplomatica anche tra le carte papali, conservate all’Archivio di Stato di Roma.

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(1) Diario Ordinario, n. 1778, 14 gennaro 1792, Roma, Stamperia Cracas, pp. 2-4.

(2) Epistulae Priorum Generalium, s. I, v. 42 (1790-92), ff. 283 e 285. Fonte principale di questo capitolo, O.S.M., Epistulae Priorum Generalium, s. I, v. 43 (792), ff. 2v-118.