Carlo Piola Caselli
Il card. Carlo Francesco Caselli (parte prima)


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     Presasi in considerazione dall’eminentissimo card. Archinto, ponente di questa causa, l’informativa del reverendissimo procuratore generale, con documenti ed i due piani, la sacra congregazione de’ vescovi e regolari il 12 settembre, a firma del card. Carafa e del segretario della Somaglia, accetta il piano preventivo da eseguirsi dall’amministratore, con la facoltà per le monache di prendere un censo passivo di 650 scudi romani e riscuotere gli affitti di quattro poderi nei vocaboli Crocifisso, Ruscia, Palombara e Valleluva. (87)
     I PP. di Vogogna, diocesi di Novara, vogliono addivenire ad una composizione con la sacra congregazione della reverenda fabbrica di San Pietro, non essendo in grado il loro convento, per ristrettezze, di far soddisfare a tutte le Messe arretrate, percui, tramite Caselli il 4 luglio versano la ‘multa’ sul Banco di Santo Spirito, deputato a riscuotere il corrispettivo di queste indulgenze, in base ai parametri di questa suprema magistratura. Il P. Pier M. Cassera, già professore e preside dell’università di Parma, graziato dal 1783 di poter sovvenire, coi suoi guadagni, dei nipotini, tramite la nomina di un erede, ne chiede conferma: con parere favorevole di Caselli, la richiesta vien formalizzata alla sacra penitenzieria, con responso di mons. Origo e Canevari segretario. Il P. Alessio Selleri rivolge supplica al Papa per poter lasciare le sue cose ed il suo denaro al convento dove morirà (anziché a quello d’adozione) ed il procuratore generale la inoltra alla sacra congregazione dei vescovi accludendo il proprio voto. Il 22 settembre il card. Carafa autorizza, su istanza del procuratore generale, la vendita di un podere dei serviti a Cortona, con facoltà di assumere un censo di 1000 scudi per restaurare uno dei due conventi, trasferendosi tutti da S. Antonio a S. Domenico.

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(87) Registro Procuratori Generali, 1786-92, v. 36, ff. 98, 106-07, 111-27, 134; poi, nel f. 206 del 1790 il gen. scrive alla sacra congreg. de’ vesc. e reg. per il rendiconto e così nel f. 251 per il 1791.