Carlo Piola Caselli
Il card. Carlo Francesco Caselli (parte prima)


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     Nel 1777 il march. La Fayette sbarca con i suoi volontari francesi in America, per combattere a fianco degli insorti.
     I Paesi Bassi son caratterizzati da spinte rivoluzionarie e controrivoluzionarie: paradossalmente, i più accaniti avversari di Giuseppe II sono i democratici, capeggiati dall’avv. Vonck. (53)

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     Nel 1777 ha inizio il processo di beatificazione di P. Paolo Francesco de Danei di Castellazzo (S. Paolo della Croce), nativo di Ovada, da famiglia gentilizia, ritiratosi dapprima a S. Carlo a Gamondio, salito in cielo a Roma il 18 ottobre 1775 mentre era in ritiro spirituale ai SS. Giovanni e Paolo al Celio. Benedetto XIII aveva autorizzato la fondazione del suo ordine monastico, dei Passionisti, regole approvate da Benedetto XIV e da Clemente XIV; durante la sua infermità aveva ricevuto le visite di Clemente XIV e di Pio VI al quale ‘era carissimo’.
     Il P. gen. Fassini il 10 agosto 1777 scrive da Bologna a Reggio Emilia al P. Francesco Pacchioni che la curia dell’Ordine lo attende a Roma insieme a P. Caselli. (54)
     Caselli nel 1778 predica la Quaresima nella chiesa dei Servi di Maria di Milano. Qui riceve una lettera di Fassini, da Roma, del 18 aprile, con la quale gli comunica di trasferirsi a Firenze, appena guarito dall’indisposizione. E’ stato nominato reggente agli studi nel convento della SS. Annunziata, culla dell’ordine, sede quindi prestigiosissima. Il 29 agosto Fassini gli scrive a Firenze in merito al trasferimento di un professo in Corsica. (55)

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(53) F. FEJTO, p. 92.

(54) Epistulae, v. 37 (1775-78), f. 209.

(55) Epistulae, v. 37, ff. 317 e 363; v. 32, f. 186v (29 ag.).