Carlo Piola Caselli
Il card. Carlo Francesco Caselli (parte prima)


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     Il P. gen. Francesco Raimondo Adami il 29 marzo 1774 scrive, da Roma, a Caselli a Torino, per aver notizie sul comportamento di un frate. Caselli predica la quaresima a San Salvatore Monferrato. Il nuovo P. gen. Sostegno Maria Fassini scrive da Roma a Caselli a Torino, il 6 agosto, permettendogli di andare in vacanza. (44)
     Suo fratello, il P. Maestro Giuseppe Caselli nel 1775 vien inviato con P. Leonardo Varecio ad insegnare al convento di San Marcello a Roma. (45)
     Il card. Giovanni Angelo Braschi vien eletto Papa, Pio VI.
     

Reggente degli studi a Reggio Emilia ed a Firenze (1775-1781)

     Caselli predica la Quaresima nella chiesa della SS. Trinità di Racconigi; il 29 aprile 1775 vien designato reggente degli studi nel convento di Reggio Emilia, dove si insedia il 12 giugno, nel complesso della Madonna della Ghiara, abbellito dal famoso santuario rinascimentale, (46) il cui altare di sinistra è dominato da una grande tela del Guercino, Cristo in croce consolato dall’Angelo, sì, una delle più fulgide e intense opere di arte applicata alla teologia, nel cogliere il momento di abbandono poiché, almeno fino alle Pentecoste, non è che il suo entourage avesse capito e, quindi, saputo sublimare il messaggio evangelico della resurrezione, il loro comportamento essendo più di compianto che di resurrezione ad una nuova vita. Anche qui rimarrà per un triennio. Il P. gen. Fassini, in viaggio tra Ancona e Foligno, gli scrive il 12 agosto circa un frate. (47)

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(44) Epistulae Priorum Generalium, v. 35 (1773-74), f. 90; Reg. PP. Gen. Rom., v. 32, f. 274; Epistulae … , v. 36 (1774-76), f. 26.

(45) Registrum, f. 66.

(46) v. 32, ff. 274, 177v e 178v.

(47) Epistulae, v. 36, f. 156.