Carlo Piola Caselli
Il card. Carlo Francesco Caselli (parte prima)


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L’architetto Giuseppe Caselli

     Intanto, il 27 maggio 1772 ad Alessandria è iniziato l’abbattimento ‘del palazzo pretorio e pubblico’, per la costruzione del nuovo teatro e di altre costruzioni civiche.
     Poi, avendo l’arch. Giuseppe Caselli terminata la demolizione dei fabbricati preesistenti e provveduto al progetto di un nuovo teatro e di un nuovo palazzo pubblico, gli amministratori della città hanno pensato di pregare S.E. don Giano Bellegarde conte d’Entremont cav. dell’Ordine Supremo della SS. Annunziata etc. gen. d’infanteria … e governatore della città e provincia … per la posa della prima pietra su richiesta dei sindaci conte G.B. Conzani e march. Carlo Guasco. Si stabilisce di deputare il march. di Cassine gentiluomo di camera di S.M. all’allestimento, alla numerosa orchestra, ai rinfreschi e a quant’altro, invito a tutta la nobiltà cittadina di ambo i sessi, all’ufficialità dei reggimenti stanzianti, addobbo di un padiglione con i ritratti di Sua Maestà e del Duca di Savoia , di un posto d’onore per la contessa d’Entremont.
     Arrivato il governatore, preceduto dalla sua guardia di alabardieri, ha posta la prima pietra e la targa con il suo nome insieme a quello dell’architetto Caselli, sotto la cui direzione si è cominciato a tirar su un pilastro, quindi son seguiti i rinfreschi, la musica ed infine il congedo. (42)
     Sul teatro alessandrino (verrà distrutto da un bombardamento aereo il 1° maggio 1944) vi è l’importante studio di Anna Dondi, Il teatro comunale di Alessandria (1775-185). Profili storico-giuridici dell’attività teatrale dall’inaugurazione alle soglie dell’unificazione italiana, (43) atto a ricordarci che sarebbe divenuto centro di rappresentazione di opere, tra gli altri, di Cherubini, Cimarosa, Paisiello, Rossini, Bellini, Donizetti, Mercadante, Verdi, rallegrando oltre ai cittadini anche i convenuti alle fiere d’aprile e d’autunno.

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(42) Breve Ragguaglio della Solenne Funzione seguita in Alessandria il giorno primo di settembre 1772 essendosi a gettare la Prima Pietra ne Fondamenti del nuovo Palazzo Pubblico e del nuovo Teatro, in T. SANTAGOSTINO, pp. 456-59, cap. I, II con iscrizioni anche per l’arch. Giuseppe Caselli, III con sonetto. Nello stesso vol., molte considerazioni circa le vicende per la costruzione del palazzo comunale e del teatro, nei capitoli: L’Architettura. Giuseppe Caselli, pp. 336-343; Il Teatro Municipale, pp. 344-48; Fasti artistici, pp. 348-49; Il Palazzo Conzani, pp. 380-81; Il Palazzo Sambuy, poi Pugliese, pp. 382-83; L’Ospedale Civile dei SS. Antonio e Biagio, pp. 383-86 (con iscrizione); La Chiesa di S. Lorenzo, pp. 387-91. Alle pp. 336-37 enumera varie opere dell’arch. Giuseppe Caselli: ad Alessandria: I. Il Palazzo Municipale; II. L’Ospedale Maggiore; III. La Casa Franzini, in via Dante; IV. La Casa Sambuy in via Dante (ora Cassa di Risparmio e Pugliese); V. La Casa del Card. Caselli, in via Migliara (ora proprietà Pugliese). VI. Le fronti delle Case di via Migliara, via Milano e via Vochieri dell’epoca Napoleonica; VII. La Casa Straneo in via Machiavelli. A Castellazzo Bormida: 1. La Casa dei Caselli; 2. La Casa del Cav. Pistarino; 3. La chiesa del Santuario di Nostra Signora della Crea, che fu, poi, ampliata nell’ultimo scorcio dell’800 e, recentemente, sistemata (detta ‘Madonnina dei Centauri’ perché patrona dei motociclisti che, ogni anno, in suo onore fanno costì un raduno, la seconda dom. di lug., provenienti da tutta Europa). A Casalcermelli: 1. La Casa dei Cermelli; 2. La Casa Straneo (da lui riordinata); 3. La Casa Franzini (pure da lui riordinata). Illustrazioni: tavv. IV. Pal. Municipale; XI. Pal. Sambuy; XII. Osped. Civile; XIII. S. Lorenzo. Da altre fonti locali risulta anche: a Mondovì propose l’ampliamento del Pal. Vescovile per l’adeguamento dei locali di servizio e per il riallestimento della sala delle lauree, in Andrea Pozzo. Il trionfo dell’illusione. Meraviglie dell’arte barocca; a Cassine, chiesa di S. Caterina, 1776-90, facciata a fronte convesso e slanciato; a Valenza Po, Pal. Valentino, l’antico Pal. Pretorio versando in stato di decadenza, ne suggeriva la demolizione, 1777; ad Alessandria, probabile ristrutturazione del Pal. Guasco e, 5 feb. 1779 presenta la “Pianta con taglio per traverso in alzata del nuovo ponte … attraversante il Rio detto di Loretto” ed il 29 dic. 1783 parcella per “Scernito fatto sula strada che dalla piazzetta tende a S. Gioanino per tutta l’estensione del prospetto della Fabbrica della Fiera” (G.I. DE PIAGGIA, Ibid..).

(43) Alessandria, Soc. di St. Arte e Archeol., 1987, pp. 1-92, rif. all’arch. Giuseppe Caselli alle pp. 8, 13-14, 19, 23-25 e dis. firm. “1772 Alessandria li 9. Maggio Giuseppe Caselli Arch.to” a p. 77, con fonti archiv. (Archivi di Stato di Torino e di Alessandria).