Carlo Piola Caselli
Il card. Carlo Francesco Caselli (parte prima)


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     Cebete di Tebe, stoici, socratici, Zoroastro, Confucio, sconsiglia la Moralis philosophia di Tesauro;
     4° - luoghi teologici, Dio uno e trino (primo anno del sessennio di teologia), indica come fonti i concili, il papa ed i padri, per la S. Scrittura consiglia Lamy, Dupin, Lelong (anche se questi due saranno poi sospettati d’eterodossia), per la tradizione Bossuet, per il papato Bellarmino, Gotti, Berti, onde saper respingere Gerson, Richer sulle dichiarazioni del clero gallicano e le argomentazioni di Febronio, per la patristica, i Loci teologici di Melchor Cano, Berti, Fénelon; Pascal, Abbadie, per dimostrare la verità della religione cristiana avverso atei, materialisti, politeisti, giudei, maomettani, le dimostrazioni di Grotius, Clarke, Abbadie, Jaquelotio, Pascal, Lamy, Fénelon, Gerdil (32) e molti altri;
     5° - incarnazione, grazia, misteri, culto a Cristo e alla Vergine, la Summa teologica di San Tommaso d’Aquino commentata dal card. de Vio, culto (confutazione degli errori calvinisti), maurini, bollandisti, Disputationes theologicae del servita Callisto Lodigeri in 3 vol.;
     6° - angeli e primo uomo, soffermandosi sul paradiso terrestre e testi del 4° e 5° anno;
     7° - atti umani (coscienza, leggi,vizi, peccati, giustizia, diritto), circa la coscienza, propende per il probabiliorismo, mentre sull’autonomia tra temporale e religioso preferisce non addentrarsi in queste sabbie mobili, come testi, oltre a quelli consigliati per il 4° anno, sollecita le letture di S. Agostino, S. Tommaso, Suarez, Giovanni da Lugo;

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(32) Silvia FASCIOLO BACHELET, Il pensiero filosofico di Giacinto Sigismondo Gerdil e Massimo LAPPONI, Religione naturale e religione rivelata nel pensiero del card. Gerdil, in ‘Storici Barnabiti”.