Carlo Piola Caselli
Il card. Carlo Francesco Caselli (parte prima)


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     Lette le notizie della vestizione e del noviziato, dopo altre 9 righe, troviamo che il 31 ottobre 1756 fr. Carlo Francesco Caselli ha fatto la sua solenne professione in Bologna. Ecco come si svolge la cerimonia, in due tempi, ad un anno di distanza l’uno dall’altro: “Adi 20 ottobre 1755: Dal P. M.ro Bened. Blanger fu consignato al Noviziato per cominciare l’annua sua probazione, a nome e per figlio del convento del Castellazzo, fr. Carlo Francesco Caselli … e prima di portarsi a Bologna, era stato abilitato al noviziato colle solite tre ballottazioni etc.” e l’anno seguente, in forma più solenne “Adi 31 ottobre 1756. Questa mattina nella cappella di noviziato il decontro scritto novizzo Caselli ha fatto la sua solenne professione in mano del M(ol)to R.do M.ro Giuseppe M. Orsi Priore, a nome del Convento di Castellazzo, avendone fatto pubblico rogito il notaio Giangiuseppe Pedini alla presenza dei 2 soliti testimoni”. Ma l’iter non finisce qui, infatti negli Acta Visitationis conventus S. Joseph de Bononia (10-18 dicembre 1757) “10° loco vocatus fuit fr. Carolus Caselli Clericus Professus aetatis suae annorum 17, Religionis autem 1: interrogatus etc. Respondit : Omnia bene : Quibus habitis cum sui subscriptione fuit dimissus – f. Carlo Caselli (firma autografa) “ poi (21-27 Novembre 1758) “11° loco vocatus fuit fr. Carolus Franciscus Caselli, Clericus Professus in minoribus aetatis suae ann. 18, relig.”. (22)
     Generale dell’Ordine è Giuseppe Antonio Rossi, appena subentrato a Giovanni Paolo Fancelli che, prima di mollare, è stato al timone per ben dodici anni, apportando anche parecchie riforme.

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(22) Archivio di Stato di Bologna, PP. Serviti di S. Giuseppe, b. 165/6255, atti relativi al Noviziato, v. 6, f. 85v, Archivio Generalizio O.S.M., Registro del Rmo P. Caselli, n. 18, pp. 126-27.