Carlo Piola Caselli
Il card. Carlo Francesco Caselli (parte prima)


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     Nel 1755 i corsi, ancora in rivolta contro Genova, eleggono alla loro guida il gen. Pasquale Paoli. Il 9 ottobre Carlo Emanuele III arriva ad Alessandria con il figlio Vittorio Amedeo, accolti dal governatore conte Falletti di Mombercelli, poi vanno a Tortona, ritornano, quindi fanno una puntata a Valenza Po ed il 13 alle 13 ripartono per Torino. Non solo il dì d’Ognissanti si sono sollevate le acque del Po e del Tanaro, ma una fortissima scossa di terremoto provoca a Lisbona grandi rovine. (20)
     

La vestizione e la professione a Bologna (1755-1758)

     Il 15 ottobre 1755 il giovane Carlo Francesco Caselli vien vestito “figlio” del convento di Santa Maria dei Servi del Castellazzo, “col nome di Carlo Francesco Maria” e “vien mandato a far il suo noviziato a Bologna”. Leggendo il Registro (21) notiamo esservi in questo convento fr. Gianangelo Caselli chierico professo, un cugino, non un fratello, non essendovi dispensa.
     “Questo convento ha dodici figliolanze da dividersi in otto sacerdoti, e quattro laici. I suoi figliuoli al presente sono li seguenti”: Molto Rev. P. Maestro Boniforte Gafforio, i PP. Giuseppe M. Gasti, Giuseppe Antonio Majola, i fr. Pellegrino Alferani converso professo, Filippo M. Sardi e Carlantonio Gioachino Panizza chierichi novizi, Gianangiolo Caselli chier. prof., Filippo Trotti comisso, Gianangelo Capra comisso (cancellato), Francesco Preda conv. prof. adottivo.

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(20) Ibid.., pp. 421-23.

(21) Registro Particolare della Provincia di Piemonte dell’Ord. de’ Servi di M.V. cominciato l’anno 1755 nel principio del provincialato del P. Mro Sostegno Mra Fassini, f. 30. Presa visione di esso a Saluzzo, presso l’ordine. Per Castellazzo, Figliolanze, ff. 30-31 (1755-82) e Famiglie, ff. 120-122 (1755-1790) e al f. 248 Religiosi di questa Provincia esistenti fuori di essa. Anno 1782.