Carlo Piola Caselli
Il card. Carlo Francesco Caselli (parte prima)


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     Intanto, i franco-spagnoli hanno sconfitto Carlo Emanuele III a Bassignana, assediano Alessandria, prendono Tortona e Bobbio, occupano Asti, Valenza Po, Casale ed il ducato di Parma e Piacenza, gli austriaci devono abbandonare anche Milano dove in dicembre entra trionfante don Filippo (figlio di Filippo V di Spagna).
     E’ successo questo (ci soffermiamo con la lente d’ingrandimento su questa parte della carta del Piemonte): i gallo-ispani, essendo riusciti a forzare il passaggio del Varo, occupando così Nizza, son entrati in Villafranca ed han fatto prigioniero il gen. march. di Susa (fratello legittimato di Carlo Emanuele III). Il 6 luglio 1745 è giunto ad Alessandria Carlo Emanuele III con il duca di Savoia, ma il 3 settembre Tortona si è dovuta arrendere, sia pur con l’onore delle armi, come è sancito nella capitolazione. Il 27 i gallo-ispani hanno passato il Tanaro, mentre le forze piemontesi hanno stabilito il loro quartier generale a Casale. Il 7 ottobre è stata assediata anche Alessandria e l’11 vengon seriamente danneggiate, dall’artiglieria, non solo le mura della città ma anche le case del conte Calcamuggi e del march. Trotti. Il governatore, march. di Caraglio, si è ritirato nella cittadella ed il vescovo è intervenuto per far issare, il 12, la bandiera bianca sulla porta di Genova. Intanto, la notte, Stortiglioni, Sappa, Ghilini e Bolla, riuniti in vescovado, son pronti a rimetter le chiavi della città, e sullo spuntar del giorno, anche con Mantelli e Colli formano una deputazione per andare ad umiliare ossequi e sottomissione della città a S.A.R. don Filippo infante di Spagna generalissimo delle armate di Francia e di Spagna, acquartierato a San Salvatore Monferrato: dopo il baciamano, vengon trattenuti a pranzo, poi passano a visitare i ministri delle due corone ed infine tornano a casa. Il 13 arriva Monsu de Lascj, destinato governatore dell’infante, alloggiato dal march. Sforza Perboni d’Oviglio.