Carlo Piola Caselli
Il card. Carlo Francesco Caselli (parte prima)


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     Così, con una mano si è abbattuto l’ampio quartiere, composto anche da insigni palazzi, e con l’altra si è ricostruito altrove, cosicché il fiume non è più l’asse portante della città: tutto ciò ha implicato costruttori, estimatori, per gli indennizzi, i denari si son messi a circolare, son usciti dalla porta e rientrati dalla finestra, le maestranze hanno avuto molto lavoro, i cantieri aperti son stati molti, gli imprenditori hanno fatto affari d’oro, la città si è ravvivata, in un fervore di opere, di attività, di fermenti, anche culturali, coinvolgendo tutte le arti.
     L’arch. Domenico Caselli, come direttore del cantiere e come imprenditore, realizza un’opera che passa alla storia, Palazzo Ghilini, ad Alessandria, progettato da Benedetto Alfieri, (4) i cui lavori erano iniziati dall’arch. Giovanbattista Gianotti, dopo che il committente ha spuntato una lunga causa con il comune. L’ambizioso progetto si tinge persino di leggenda: quando Benedetto Alfieri aveva fatto osservare al march. Tommaso Ghilini, suo parente, che sarebbero occorsi ingenti mezzi finanziari, questi si sarebbe limitato a chiedergli se sarebbero bastati alcuni sacchi di monete d’oro, riposti in magazzino!
     Tuttavia Ghilini, gentiluomo accorto nell’amministrare, commissionando a Domenico Caselli quell’opera, intendeva badare alla qualità-prezzo: evidentemente questo imprenditore gli offriva entrambe la garanzie. Ma, come mai tanta fiducia? Vediamo chi era questa persona in cui riponeva molta stima.

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(4) Di Benedetto Innocenzo Alfieri un “ritratto” in varie righe nella Vita di Vittorio Alfieri.