Carlo Piola Caselli
Generale Angelo Piola Caselli


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Anche il cavallo è ferito

     Nei documenti ufficiali si tace dell'episodio del cavallo, dell'afflato che esiste tra cavallo e cavaliere, ma dato che Angelo diviene a ragion veduta una figura leggendaria, questo episodio riaffiora, oltre che nel disegno di Quinto Cenni nell' Album della guerra del 1859, anche in una pagina manoscritta del gen. Renato Piola Caselli (figlio di suo fratello gen. Carlo): “Si conserva una incisione del capitano Angelo Piola Caselli del 3° squadrone lanceri di Novara ed il suo cavallo feriti a Montebello (20 Maggio 1859) con lo scritto: Il cavallo lo tirava per la tunica coi denti e lo soffiava in volto per farlo rinvenire (Bocca Editore)”. Ma, pure nella Storia aneddotica, politico-militare della Guerra dell'Indipendenza Italiana (1859), tra i nomi dei premiati, “del capitano Piola Caselli, ferito al cranio ed al braccio, il quale fu salvato dal suo secondo cavallo su cui era salito in quel combattimento, e ferito esso pure ad un fianco, gli si coricò vicino alitandogli sul viso e facendo poi supremi sforzi per portarlo frammezzo ai nostri quando poté rialzarsi”. (30)
     Il 6 luglio il colonnello di Stato Maggiore scrive al ministero della guerra a Torino, preoccupandosi che al sig. Piola Caselli Angelo capitano nel Regg. Cavalleria di Novara, ricoverato in seguito alla ferita, non sia stata ancora rimessa la croce di cavaliere dell' Ordine Militare di Savoia, fregiato con l'Ordine del Giorno n. 11, spedita con il relativo titolo di concessione. Ma il medesimo giorno rettifica al comandante della Divisione di Cavalleria poiché il capitano Piola Caselli, ricoverato a Torino, ha ricevuto la decorazione dal ministero della guerra direttamente, percui si compiaccia di restituire il duplicato. Infatti, il generale Maurizio Gerbaix de Sonnaz il 7 si pregia di riscontrare personalmente precisando che, appena ricevute le insegne, le ha tosto rimesse ai comandanti di corpo della brigata di cavalleria leggera, affinché le consegnassero ai destinatari, “così la croce di Savoja spettante al Capitano Conte Piola Caselli, dei Cavalleggeri di Novara, trovasi nelle mani del Sig. Cav. Boyl comandante il predetto Reggimento”, il quale a sua volta provvede immediatamente.(31)

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(30) Alla p. 334: l''intero cap. XXX è dedicato alla battaglia di Montebello.

(31) USSME, G-17, bb. 12 e 22, ff. 361, 363, 365; b. 16, 789, 26 maggio il maggiore Carlo Piola Caselli al col. Govone, Notizie militari, Montebello, Ufficio Informazioni, Protocollo di partenza e di arrivo; vol. 8, al comandante la Div. di Cavalleria, Protocollo, f. 99, 6 lug., e per restituz.della croce O.M.S., f. 97, il ministero della guerra per rimettere ad A.P.C. la croce dell'O.M.S. e segg.